UGL Salute Molise: “Situazione intollerabile al Responsible Research Hospital”

Stipendi arretrati, tredicesima a rischio e famiglie in difficoltà: Colacci denuncia un colpo alla dignità dei lavoratori e alla credibilità della sanità regionale.

L’UGL Salute Molise esprime profonda preoccupazione e indignazione per la gravissima situazione che stanno vivendo i lavoratori del Responsible Research Hospital di Campobasso. Parliamo di professionisti che ogni giorno garantiscono servizi essenziali alla salute dei cittadini molisani e che, nonostante ciò, non hanno ancora ricevuto parte dello stipendio di ottobre, l’intero mese di novembre e vedono a rischio la tredicesima mensilità.

«È inaccettabile che lavoratrici e lavoratori che mandano avanti un presidio sanitario fondamentale – afferma il segretario regionale UGL Molise, Giovanni Colacci – si ritrovino a dover elemosinare ciò che spetta loro di diritto. Qui non si parla più di vivere, ma di sopravvivere. E questo non può essere tollerato».

La situazione è drammatica: molte famiglie non sanno se riusciranno a garantire un Natale dignitoso ai propri figli, non hanno certezze sulle spese quotidiane e vivono un disagio che va ben oltre la semplice difficoltà economica. È un colpo alla dignità dei lavoratori e alla credibilità dell’intero sistema sanitario regionale.

Il caso del Responsible Research Hospital non rappresenta solo la crisi di un singolo centro convenzionato, ma è il simbolo del crollo strutturale della sanità molisana, un crollo che coinvolge l’intero sistema. Questa struttura, lo ricordiamo, è l’unico ospedale in Molise dotato di servizi essenziali come cardiochirurgia e radioterapia, servizi che non possono essere messi a rischio né dal punto di vista operativo né da quello occupazionale.

«Non si può continuare a parlare di programmazione sanitaria regionale – prosegue Colacciquando non si è in grado di garantire neppure il diritto più elementare: essere retribuiti per il lavoro svolto. Prima di ogni piano, prima di ogni tavolo tecnico, vengono le persone».

Sul fronte economico, l’accordo raggiunto in tribunale prevede il pagamento di 3 milioni e 800mila euro per le prestazioni arretrate dovute al Responsible Research Hospital. Si chiude così un contenzioso che aveva messo in seria difficoltà la gestione finanziaria della struttura. Inizialmente la Regione aveva richiesto una fideiussione come garanzia, ma ora tale garanzia sarà sostituita dai crediti che il Responsible maturerà nel 2025 per le prestazioni erogate a pazienti provenienti da fuori regione.

In sostanza, i fondi arriveranno dalle altre regioni per i pazienti trattati nella struttura. Tuttavia, resta un’incognita: se la Cassazione dovesse accogliere il ricorso presentato dalla gestione commissariale contro la sentenza d’appello, i pagamenti potrebbero non arrivare nella misura prevista.

«Questo accordo rappresenta un primo passo – conclude Colacci – ma non basta. I lavoratori devono essere pagati subito e devono avere garanzie per il futuro. Continueremo a vigilare, a denunciare e a mobilitarci finché non verrà restituita piena dignità a chi ogni giorno tiene in piedi la sanità molisana».

L’UGL Salute Molise ribadisce quindi la propria vicinanza ai dipendenti del Responsible Research Hospital e chiede con forza che vengano affrontate e risolte tutte le criticità ancora aperte, perché la sanità non può essere lasciata in balia dell’incertezza e dell’improvvisazione.