Gianluca Giuliano denuncia la condizione contrattuale inaccettabile degli operatori dell’emergenza urgenza e chiede alla politica interventi concreti
“Due episodi, tra i tanti che spesso passano sotto silenzio, raccontano l’anima più autentica della sanità italiana: quella che pulsa nel cuore e nelle azioni degli operatori dell’emergenza urgenza. A Bologna un autista soccorritore ha rischiato la vita per mettere in salvo automobilisti bloccati in una galleria in fiamme. A Napoli un uomo in arresto cardiaco è stato salvato grazie a una perfetta cooperazione tra i familiari e i professionisti del 118, in un esempio da manuale di efficienza, tempestività e competenza. Sono storie che parlano di sacrificio, di cuore, di spirito di servizio. Ma anche di una categoria troppo spesso dimenticata, sottopagata, sottorganico, stremata da turni massacranti e da una cronica carenza di risorse.
Tra le figure più penalizzate, quella degli autisti soccorritori, che restano confinati in un limbo contrattuale inaccettabile: fondamentali nel sistema dell’emergenza, eppure ancora senza un pieno riconoscimento professionale e giuridico. È un’ingiustizia che si protrae da troppo tempo e che grida vendetta.
La UGL Salute è al fianco di questi eroi silenziosi che ogni giorno affrontano l’emergenza con senso del dovere e umanità, ma che meritano tutele, riconoscimenti concreti, percorsi di valorizzazione e sicurezza sul lavoro. È ora che la politica riconosca il ruolo fondamentale che questi operatori svolgono per l’intera collettività. Senza un sistema di emergenza urgenza forte, formato e rispettato, crolla l’intero sistema sanitario. Noi non ci stancheremo di combattere per i loro diritti.”
Lo dichiara in una nota Gianluca Giuliano, Segretario Nazionale della UGL Salute.