Nel Rapporto Caritas 2025, il Segretario del sindacato richiama l’impegno di volontari e parrocchie e denuncia l’aumento dei “poveri grigi”.
Matera – “Caritas Diocesana e parrocchie, in particolare, sono in prima linea nell’affrontare l’emergenza povertà acuita. Sul territorio, le Caritas parrocchiali sono attivamente impegnate nel dare aiuto alle famiglie nel bisogno attraverso un servizio quasi interamente offerto da volontari che distribuiscono pacchi con generi alimentari e beni di prima necessità”.
È quanto dice il segretario provinciale dell’Ugl Matera, Pino Giordano, in riferimento alle iniziative afferenti al Giubileo degli Amministratori e dei volontari Caritas presentato a Potenza, con il Rapporto Povertà ed Esclusione Sociale 2025, il documento annuale con cui la Caritas diocesana restituisce una fotografia aggiornata dello stato di salute sociale del territorio diocesano di riferimento. Un’analisi approfondita che, come suggerisce il titolo “Spes contra spem – Speranza contro ogni speranza”, racconta un contesto attraversato da fragilità crescenti ma anche da percorsi di accompagnamento e resilienza.
“Ad oggi sono tanti i volontari che impegnati a fianco della Caritas e dell’Ugl preparano sporte alimentari e pacchi spesa dadistribuire alle famiglie in difficoltà a Policoro (MT), con iniziative quotidiane della Caritas della Diocesi Tursi-Lagonegro: si è estesa la rete dove vede partecipare la gran parte delle catene di supermercati a sostegno delle famiglie dalle parrocchie: in tutti i punti vendita è possibile donare beni alimentari, prodotti per l’igiene e denaro negli appositi contenitori. Le merci – grazie all’impegno costante del direttore della Caritas Diocesana Tursi-Lagonegro, don Giuseppe Gazzaneo – vengono ritirate per poi essere distribuite alle famiglie in difficoltà”.
Secondo Giordano, “ora è giunto il momento di garantire la massima protezione sociale per tutti, soprattutto economica: una emergenza profondamente intrecciata al fabbisogno alimentare. C’è una fetta di cittadini nel territorio della nostra Provincia e in special modo a Policoro, priva di ogni protezione sociale: emergere una situazione drammatica, risultano esserci famiglie non censite dagli assistenti sociali, i cosiddetti ‘poveri grigi’ che sono poveri senza mai sembrare tali, che fino a qualche mese fa sopravvivevano con lavori saltuari, precari, flessibili o addirittura in nero, e che per timore o vergogna non hanno mai chiesto aiuto.
A questi – ha concluso Giordano ringraziando l’operato di tutti i volontari della Caritas e in special modo a don Gazzaneo – l’Ugl Matera invita tutti a spendersi, mai come ora, continuando nel lavoro dei piani sociali di zona a proposito di politiche sociali di inclusione, passando anche per il REI, usando le forme possibili per combattere la povertà, i rimasti senza lavoro, gli studenti, gli emarginati, valorizzando anche la legge regionale esistente sulle eccedenze alimentari.
Ci riteniamo fiduciosi perché c’è grande desiderio di riscoprirsi e fare comunità, di mettersi in rete, di ascoltarsi e di cercare, ciascuno nelle sue possibilità e competenze, di essere fedeli alla propria missione, religiosa, sindacale, sociale. La sinergia tra le realtà che operano sul territorio è fondamentale non dimenticano e facendo proprio il pensiero del Santo Padre, Papa Francesco, il quale tutti i giorni Bergoglio aveva contatti con l’esterno, sentiva persone, chiamava, si faceva dare notizie.
Vi immagino nelle vostre famiglie” diceva – “mentre vivete una vita insolita per evitare il contagio. Penso alla vivacità dei bambini e dei ragazzi, che non possono uscire, frequentare la scuola, fare la loro vita. Ho nel cuore tutte le famiglie, specie quelle che hanno qualche caro ammalato o che hanno purtroppo conosciuto lutti dovuti a diverse cause. Penso spesso alle persone sole, per cui è più difficile affrontare questi momenti. Soprattutto penso agli anziani, che mi sono tanto cari”.