HOME | LA REDAZIONE

Udine: spedizione punitiva, misure cautelari per 5 minori stranieri coinvolti nella rissa

I provvedimenti sono stati eseguiti questa mattina dagli agenti della squadra volanti della Questura della città friulana.

Udine – In due erano rimasti feriti nei fatti di vicolo Brovedan, quando il 18 maggio scorso era scoppiata una violenta rissa tra giovani. Una spedizione punitiva in piena regola partita da Treviso, dove risiede il 15enne di origini albanesi poi raggiunto da un avviso orale, per vendicarsi di insulti sui social. Dopo un’attenta attività investigativa da parte degli agenti della squadra volanti della Questura di Udine sono stati individuati cinque minori che avevano preso parte alla rissa, ora destinatari di misura cautelare in Comunità eseguita questa mattina. 

È stato il pubblico ministero del Tribunale per i minorenni di Trieste a chiedere e ottenere dal Gip le misure cautelari, sussistendo gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati e l’esigenza cautelare di impedire la reiterazione degli stessi. Questa mattina l’esecuzione dei provvedimenti: i giovani sono stati tradotti in cinque differenti Comunità per minori, per scontare la misura cautelare restrittiva della loro libertà personale in attesa della celebrazione del processo. Lo scorso 18 maggio, pensando di agire al riparo da occhi indiscreti, i giovani si erano dati appuntamento nel vicolo Brovedan, a due passi da piazza San Giacomo. Lì è scoppiata la lite, poi degenerata con l’uso di tirapugni e coltelli, utilizzati per ferire due ragazzi.

Uno di loro, a seguito della copiosa perdita di sangue, era stato trasportato d’urgenza al Pronto Soccorso cittadino, e ricoverato con una prognosi di oltre sette giorni. Gli agenti della polizia, avevano fermato il 15enne nel giro di pochissimo tempo. Rintracciato nei pressi della stazione ferroviaria, in quell’occasione gli avevano anche sequestrato l’arma da taglio che si era portato da casa. A dare una svolta alle indagini, le immagini delle telecamere cittadine installate nel vincolo e nelle vie limitrofe, che ha consentito – nel giro di poche ore – di individuare e identificare tutti i giovani coinvolti nella rissa.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa