Ucciso in piazza: chiesti tre anni e sei mesi per l’ex assessore alla Sicurezza di Voghera

Massimo Adriatici sparò e uccise Youns El Bossettaoui che l’aveva aggredito. Secondo il pm si è trattato di “eccesso di legittima difesa”.

Pavia – Massimo Adriatici, ex assessore alla sicurezza di Voghera, rischia una condanna a tre anni e sei mesi di reclusione per eccesso colposo di legittima difesa in relazione alla morte di Youns El Bossettaoui, un 39enne di origine marocchina ucciso il 20 luglio 2021 in piazza Meardi con un colpo di pistola. Questa è la pena richiesta dal pubblico ministero Roberto Valli nel processo in corso presso il Tribunale di Pavia.

La vittima, che soffriva di disturbi psicologici e viveva in strada, è deceduta a causa dell’emorragia provocata dal proiettile. Secondo il pm, Adriatici avrebbe superato i limiti della legittima difesa consentiti dalla legge. Durante la sua requisitoria, durata quasi tre ore, Valli ha sottolineato l’errore compiuto dall’imputato nell’avvicinare il dito al grilletto della pistola.

Il pubblico ministero ha riconosciuto che Adriatici aveva il diritto di difendersi dall’aggressione di El Bossettaoui, ma non sparando. Secondo Valli, l’ex assessore avrebbe potuto adottare soluzioni meno violente: usare la mano sinistra, chiedere aiuto, sparare in aria o persino impiegare l’arma come un oggetto contundente. Ha aggiunto che El Bossettaoui era disarmato e che Adriatici rischiava al massimo un livido o una ferita superficiale. Il pm ha concluso che l’imputato ha agito in uno stato di confusione, non valutando correttamente il pericolo e scegliendo una reazione eccessiva rispetto alla minaccia.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa