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Uccise monsignor Giuseppe Rocco, confermata in appello la condanna di don Piccoli

Dovrà scontare 21 anni e 6 mesi di carcere. Secondo l’accusa soffocò e strozzò l’anziano prelato per sottrargli oggetti sacri in oro.

Venezia – Anche per la Corte d’Assise di Appello di Venezia è stato don Paolo Piccoli a strangolare monsignor Giuseppe Rocco, vicino di stanza nella “Casa del clero” di Trieste il 25 aprile del 2014. Confermata la condanna a 21 anni e 6 mesi di reclusione inflitta dal tribunale del capoluogo giuliano, ma poi annullata dalla Cassazione che aveva ordinato altri accertamenti. Per l’accusa l’ex parroco di Santa Teresa fu ucciso con un’azione combinata di soffocamento e strozzamento, con rottura dell’osso del collo, per sottrargli oggetti sacri in oro e forse anche per ripicca.

La sentenza chiude il processo bis che segue a una sentenza della Cassazione che nel marzo 2023 aveva annullato la condanna a 21 anni e 6 mesi pronunciata a Trieste dalla Corte d’assise e confermata successivamente dalla Corte d’assise d’appello.

Monsignor Rocco era stato ucciso secondo l’accusa con un’azione combinata di soffocamento e strozzamento con rottura dell’osso del collo. In aula all’ultima udienza era stato discusso anche il tema del movente, ricordando il caso di una catenina sottratta a monsignor Rocco e mai ritrovata.

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