La Corte d’Assise di Latina ha inflitto la pena massima al finanziere 28enne per l’uccisione di Nicoletta Zomparelli e Renèe Amato. Esclusa la premeditazione, riconosciuti i motivi futili e abietti.
Latina – Christian Sodano, 28 anni, militare in servizio presso la Guardia di Finanza, è stato condannato all’ergastolo per aver ucciso Nicoletta Zomparelli, 54 anni, e Renèe Amato, 19 anni, madre e sorella della sua ex compagna Desirèe. Il duplice omicidio risale al 13 febbraio 2024. Quello giorno, nel quartiere San Valentino a Cisterna di Latina, Sodano fece irruzione nell’abitazione delle due donne armato della pistola d’ordinanza. Desirèe riuscì a sfuggire alla furia omicida, dando l’allarme.
La sentenza è stata pronunciata dalla Corte d’Assise di Latina, presieduta dal giudice Gian Luca Soana, che ha accolto integralmente la richiesta della Procura: ergastolo per duplice omicidio volontario aggravato. Pur non ravvisando la premeditazione, i giudici hanno riconosciuto le aggravanti dei motivi futili e abietti, sottolineando la sproporzione tra la fine della relazione sentimentale e la violenza esercitata.
Durante il processo, la difesa – rappresentata dagli avvocati Lucio Teson e Leonardo Palombi – ha tentato di ridimensionare il quadro accusatorio senza successo. Il pubblico ministero ha evidenziato la gravità del gesto, definendolo un atto di inaudita brutalità, scaturito da rancori personali e da una crisi emotiva non gestita.
Secondo quanto emerso in aula, Sodano ha sparato prima alla madre della sua ex, poi alla sorella, colpendola anche mentre era già a terra. Renèe, secondo le testimonianze, avrebbe cercato di proteggere Desirèe, facendole da scudo. Dopo la fuga della giovane, i carabinieri sono intervenuti rapidamente e hanno fermato Sodano, che ha confessato l’accaduto.
La Corte ha ritenuto il gesto privo di qualsiasi giustificazione razionale e ha sottolineato la pericolosità sociale dell’imputato.