Uccise la convivente a Casoli, inglese confessa in aula: “Non avrei voluto farlo”

Alla sbarra per l’omicidio di Michele Faiers, 66 anni, Michael Whitbread, 75 anni, ha ammesso la colpa davanti ai giudici della Corte d’Assise di Lanciano: “Era gelosa in modo morboso”.

Chieti – “Non avrei voluto farlo e chiedo perdono”: queste le parole pronunciate da Michael Whitbread, un cittadino britannico di 75 anni, durante il processo davanti alla Corte d’Assise di Lanciano, in cui ha ammesso l’omicidio della compagna Michele Faiers, 66 anni, anch’essa britannica.

Il delitto si è consumato il 29 ottobre 2023 nel casolare situato in contrada Verratti, a Casoli, in provincia di Chieti. Whitbread, accusato di omicidio volontario aggravato dalla convivenza, ha dichiarato che la donna era “morbosamente gelosa” e lo sottoponeva a maltrattamenti. La notizia è stata riportata dalla Tgr Abruzzo della Rai.

L’uomo, estradato dall’Inghilterra nell’aprile successivo, è attualmente detenuto nel carcere di Rebibbia, a Roma. Michele Faiers è stata trovata priva di vita nella sua camera da letto, colpita da nove fendenti alla schiena e al torace, uno dei quali le è stato fatale. Secondo gli inquirenti, il movente potrebbe essere legato al desiderio della donna di interrompere la relazione, dopo aver scoperto un tradimento del compagno con un’altra donna, anch’essa connazionale.

Dopo il delitto, Whitbread era fuggito nel Regno Unito. Le analisi condotte successivamente hanno rilevato tracce di sangue dell’uomo sui vestiti della vittima, suggerendo che potrebbe esserci stata una colluttazione durante la quale la donna avrebbe tentato di difendersi o di disarmarlo, provocandogli ferite.

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