Donna trovata morta a Spoleto, il marito sul ponte: “L’ho uccisa io” e minaccia il suicidio

Gianluca Romita era vicino al Ponte delle Torri, il corpo di Laura Papadia nell’appartamento di Corso Garibaldi. Indaga la polizia. L’uomo è stato fermato per omicidio.

Spoleto – Una donna di 37 anni, Laura Papadia, è stata trovata morta questa mattina in un appartamento di Corso Garibaldi, a pochi passi dal centro storico di Spoleto, in provincia di Perugia. La scoperta è avvenuta dopo che il marito Gianluca Romita, rintracciato vicino al Ponte delle Torri, ha urlato a chi gli si è avvicinato: “Ho ucciso mia moglie,” minacciando di togliersi la vita lanciandosi dagli 80 metri dell’antica struttura medievale. La Procura di Spoleto indaga per femminicidio.

Laura Papadia e Gianluca Romita

Le autorità, allertate dalla confessione dell’uomo, 47 anni, si sono precipitate nell’abitazione, dove hanno rinvenuto il corpo senza vita della donna. Sul posto è intervenuto il magistrato di turno, Alessandro Tana, insieme alla polizia scientifica e al medico legale per stabilire la causa del decesso. Secondo quanto si apprende, la donna sarebbe stata strangolata.

Cosa sappiamo finora

Il ritrovamento del cadavere di Laura Papadia è avvenuto nell’appartamento situato in Corso Garibaldi, una delle arterie principali di Spoleto, a ridosso del cuore storico della città. Il marito, fermato mentre si trovava in prossimità del Ponte delle Torri—a poco più di un chilometro dall’abitazione— ha confessato spontaneamente l’omicidio a passanti e soccorritori, spingendo le forze dell’ordine a intervenire rapidamente. L’uomo, portato al commissariato di Spoleto, è stato interrogato e al termine è stato emesso un provvedimento di fermo di indiziato di delitto. La polizia ha accompagnato il 47enne presso la casa di reclusione di Spoleto, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Laura Papadia, originaria di Palermo, viveva a Spoleto dove lavorava nel supermercato Tigre di viale Martiri della Resistenza. Questa mattina il suo cellulare aveva squillato a lungo, ma a vuoto: i colleghi l’hanno chiamata ripetutamente non avendola vista arrivare al lavoro. Secondo quanto ricostruito finora, Romita – un rappresentate di vini originario di Milano con precedenti di polizia – dopo il delitto avrebbe chiamato la ex moglie a Oristano dicendo di aver ucciso Laura e di volersi suicidare.  I due, secondo quanto scriveva la donna sui social, stavano insieme dal 2019.

L’allarme dato dall’ex moglie

Sarebbe stata proprio l’ex moglie a dare l’allarme dalla Sardegna, chiamando il 112. La polizia si è recata nella casa che i due condividevano un tempo a Marzocca di Senigallia (Ancona), ma l’hanno trovata vuota. Interrogati, i vicini avevano visto Romita circa una settimana fa, poi più nulla. Quindi l’irruzione nell’appartamento di Corso Garibaldi, in centro a Spoleto, dove le forze dell’ordine hanno trovato il corpo di Luisa ormai senza vita.

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