L’uomo l’avrebbe trascinata in casa e costretta a subire un rapporto sessuale; identificato grazie a telecamere e DNA.
Palermo – Il personale della IV Sezione investigativa della Squadra Mobile ha dato esecuzione all’ordinanza con cui il G.I.P. presso il tribunale, in data 28.11.2025, su input della Procura della Repubblica, che ne aveva fatto richiesta, ha disposto l’applicazione della misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di D.S., di anni 46, palermitano, gravemente indiziato per il delitto di violenza sessuale perché, abusando delle condizioni di inferiorità fisica di una giovane turista straniera che non comprendeva la lingua, con violenza avrebbe trascinato la predetta all’interno del suo appartamento e l’avrebbe costretta a subire un rapporto sessuale.
All’epoca dei fatti, accaduti un sabato sera del luglio del 2023, la turista si era recata, con le sue connazionali, a trascorrere la serata in zona “Vucciria” ove avevano conosciuto altri giovani palermitani con i quali avevano trascorso la serata intrattenendosi a consumare anche bevande alcoliche. In un secondo momento, la vittima, avendo perso di vista le amiche, è stata accompagnata dal D.S., con l’inganno, presso la sua abitazione ove avrebbe subito la violenza sessuale ad opera del predetto.
La conseguente progressione d’indagine, svolta sotto la direzione del II Dipartimento “Violenza di genere, violenza domestica e tutela delle vittime vulnerabili’, della Procura della Repubblica, basata nell’audizione della vittima nella forma della “modalità protetta” e nell’escussione delle altre persone informate sui fatti, ha consentito di ricostruire lo scenario ove si era perpetrato il delitto e, sulla base delle risultanze delle immagini acquisite dalle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona, gli investigatori della Squadra Mobile sono riusciti ad identificare in D.S. il presunto autore del delitto.
Individuato il soggetto indiziato e richiesto il consenso per procedere al prelievo del relativo campione biologico, al fine di riscontrare l’eventuale concordanza del DNA dell’indagato con quello “ignoto” evidenziato sui campioni biologici isolati sulla persona offesa la notte della violenza, si ha avuto modo di acclarare, dai successivi accertamenti, l’assoluta concordanza del profilo genetico del D.S. con quello dell’ignoto violentatore.
Le successive attività d’indagine hanno consentito di raccogliere ulteriori e concordanti elementi indizianti a carico del menzionato D.S. che, condivisi dal P.M. titolare del procedimento, hanno permesso a quest’ultimo di richiedere ed ottenere, nei confronti dell’indagato, la misura cautelare del massimo rigore.
Nel pomeriggio del 28 novembre u.s. gli operatori della specializzata Sezione investigativa che tratta i reati sessuali e in danno di minori hanno dato esecuzione all’ordinanza emessa, notificandola all’interessato presso la locale Casa Circondariale “A. Lo Russo-Pagliarelli” ove il D.S. era già ristretto per altra causa.