Truffe col “bonus facciate”: 2 denunce e sequestri per 65mila euro nel Cosentino

I lavori che si sarebbero dovuti eseguire dopo l’emissione della fattura non sono mai partiti, ma i crediti sono stati regolarmente incassati.

Cosenza – I finanzieri del Comando Provinciale, coordinati dalla Procura di Castrovillari, hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro di circa 65 mila euro, emesso dal gip nei confronti di una ditta individuale, per truffa aggravata ai danni dello Stato. I militari della Compagnia di Castrovillari hanno svolto mirate attività di polizia giudiziaria, delegate dall’Autorità Giudiziaria castrovillarese, per verificare l’eventuale illecita acquisizione ed utilizzo illegittimo di crediti d’imposta relativi al “bonus facciate”.

Dalle indagini emergeva che il rappresentante legale di una ditta di costruzioni, dopo aver stipulato con un privato cittadino un contratto di appalto per lavori di riqualificazione di un fabbricato, emetteva fattura applicando lo “sconto” del 90% sul totale dell’importo, così come previsto dalla Legge. Di fatto, però, sulla fattura erano descritti lavori mai eseguiti, in quanto sospesi dopo solo due giorni dal loro inizio e, poi, mai conclusi. Di contro, il rappresentante legale della ditta trasmetteva all’Agenzia delle Entrate una dichiarazione non veritiera che ne attestava il loro completamento, recante, inoltre, anche la firma falsa del proprietario dell’immobile.

Così facendo, la ditta otteneva ed incamerava nel proprio “cassetto fiscale” crediti d’imposta inesistenti per circa 65 mila euro che, successivamente, venivano utilizzati dall’imprenditore per compensare, e quindi evadere, imposte, tasse e contributi dovuti rispettivamente all’Erario, ad altri Enti Locali e all’Inps.

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