Truffava clonando identità a raffica, su di lui 27 condanne: pizzicato a Fermo

Nuovi guai per il 30enne spregiudicato: se veniva scoperto diceva alle vittime che fare il truffatore era il suo lavoro.

Fermo – Nella giornata di ieri, personale specializzato della Divisione Anticrimine della Questura di Fermo ha eseguito una misura di sorveglianza speciale di pubblica sicurezza emessa dal Tribunale di Ancona – Ufficio Misure di Prevenzione, su proposta del Questore, nei confronti di un trentenne residente nella provincia , il quale si è reso responsabile, negli ultimi anni, di innumerevoli truffe e sostituzioni di persona.

 Il soggetto, abilissimo, ha creato un vero e proprio modus operandi criminale nella realizzazione del suo proposito delittuoso, ormai collaudato negli anni, e che si articola in due distinte fasi delittuose.

In particolare prima realizzava dei falsi profili di social network, artatamente confezionati attraverso la sottrazione di dati ad altre persone (personali e fotografie), generalmente collegate alla vittima da rapporti di amicizia, sostituendosi a questi ultimi. Con tali profili contattava le sue vittime, generalmente esercenti di attività di rivendita e tabacchi, spacciandosi per le persone di cui ai profili creati e chiedeva delle ricariche telefoniche, ricariche on shop, ricariche Money, ricariche paysafe, ricariche Amazon, voucher, paysafecard, che le vittime credevano di effettuare in favore dei loro conoscenti commettendo, quindi, il delitto di truffa.

L’uomo, in alcune circostanze, è stato anche estremamente abile ad individuare categorie vulnerabili di persone alle quali “sostituirsi”, facendo leva sulla sensibilità delle vittime, tratte in inganno più facilmente a causa del fatto che i profili per cui si spacciava erano di persone con problemi personali o di salute.

La sua spregiudicatezza conclamata si evidenziava anche quando, dopo essere stato scoperto da una delle sue vittime, le diceva che fare il truffatore fosse il suo lavoro.

Le sue truffe sono state commesse sull’intero territorio nazionale, come documentato dalle innumerevoli denunce a suo carico, in ben numerose province della penisola e dalle relative condanne emesse da ben ventisette Tribunali italiani.

Nei confronti dell’uomo è stata emessa la Sorveglianza Speciale di pubblica sicurezza per la durata di 4 anni, con obbligo di permanenza notturna dalle ore 20:00 e di non uscire la mattina prima delle ore 07:00, il divieto di creare profili e di non accedere ad alcun tipo di social network e l’obbligo di presentazione all’Autorità di P.S. una volta a settimana.

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