Truffa del finto carabiniere ai danni di una donna di Trento, napoletano arrestato in un B&B di Padova

Il 55enne si era fatto consegnare oltre 3 mila euro, monili e gioielli con il solito trucco del falso incidente. Recuperato il maltolto.

Padova – Nell’ambito dei dispositivi di prevenzione, vigilanza e controllo del territorio effettuati dai poliziotti della Questura di Padova, gli agenti della Squadra Mobile impegnati nelle attività volte alla prevenzione e al contrasto delle truffe e dei reati contro il patrimonio nel pomeriggio di martedì 4 marzo hanno individuato e tratto in arresto per estorsione un uomo di 55enne.

Si tratta di una persona campana, tutt’ora residente a Napoli, con tre precedenti nel 2023 e 2024 per truffe telefoniche, resosi autore, poche ore prima a Trento, di un’estorsione ai danni di una donna di 54 anni con l’oramai consolidato modus operandi estorsivo del finto incidente/finto carabiniere” laddove, a mezzo telefono, prospettando una minaccia nei confronti della vittima che un prossimo congiunto a seguito di un incidente stradale rischia una pena detentiva in carcere, costringe moralmente quest’ultima a consegnare, a titolo di cauzione, parte o tutti i suoi averi ad un incaricato che poi si presenta presso la loro abitazione.

La Squadra Mobile di Trento, subito dopo i fatti accaduti in quella città, segnalava che l’autovettura utilizzata per raggiungere l’abitazione della persona offesa era una utilitaria Lancia Y di colore blu, intestata a una società di noleggio e che successivamente all’evento delittuoso era stata notata in fuga in direzione Valsugana – Bassano del Grappa (VI), e successivamente con ingresso nel capoluogo padovano, guidata da un uomo, alto 170 cm circa, con barba.

Appresa tale informazione, gli agenti della Squadra Mobile di Padova predisponevano un mirato servizio che permetteva di individuare l’auto in questione mentre stava per sostare in questa via Trieste. Dalla stessa scendeva un uomo dalle descrizioni perfettamente compatibili con dell’autore dell’estorsione fornite dalla persona offesa subito dopo i fatti.

Lo sconosciuto, osservato costantemente dagli agenti, dopo essersi recato in un supermercato di Piazza Mazzini a Padova dove acquistava alcuni generi alimentari, faceva rientro in via Trieste, presso un B&B, dove veniva rintracciato dai poliziotti che nel corso della perquisizione personale e domiciliare, rinvenivano, celato sul soffione della doccia una busta da freezer trasparente contenente un bilancino di elettronico precisione, una busta da lettere bianca, riportante l’intestazione della banca presso cui la vittima ha il conto corrente, con all’interno la somma in contanti di 3.350,00€ consegnata poco prima dalla donna al malfattore, un cartoccio di carta da cucina bianca contenente 2 orecchini in oro, un anello con pietre preziose e 2 fedi con all’interno delle incisioni che le rendevano sicuramente riconoscibili come quelle sottratte alla vittima. Il denaro e i monili recuperati, nonché i contenitori degli stessi (busta di plastica freezer e busta di carta) sono stati riconosciuti come propri dalla persona offesa e saranno a breve restituiti.

L’uomo, autore del fatto delittuoso, è stato condotto in Questura e arrestato per il reato di estorsione. Al termine degli accertamenti è stato poi tradotto presso la locale casa circondariale “Due Palazzi”, a disposizione della Procura della Repubblica di Padova.

Dall’inizio dell’anno si tratta del quinto arresto in flagranza effettuato dai poliziotti della Squadra Mobile padovana, nei confronti di altrettante persone specializzate nella perpetrazione di questo reato, recuperando l’intera refurtiva restituita ai legittimi proprietari.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa