Truffa da 50mila euro ai danni di un pensionato: tre denunciati per falso trading online

La Guardia di Finanza ha individuato e denunciato tre soggetti responsabili di una frode informatica ai danni di un anziano abruzzese, convinto a investire i propri risparmi in un finto trading online.

L’Aquila – Sono tre i soggetti denunciati dalla Guardia di Finanza di Sulmona per la truffa consumata ai danni di un pensionato abruzzese, in violazione dell’art. 640 c.p., persuaso a tal punto da affidare i propri risparmi, pari a circa 50.000 euro, ai truffatori, pensando di beneficiare di un sicuro trading online.

Numerose le telefonate, costanti i messaggi sui canali social e le richieste di bonifici. Il tutto dopo aver finto di intessere un rapporto fiduciario con la vittima, tale da indurlo alla completa soggezione, convinto di procurarsi un ingente profitto da investimento assicurato dai finti consulenti.

L’uomo, però, di fronte all’ennesima richiesta di denaro per il pagamento di un improbabile dazio doganale, finalizzato a monetizzare i ricavi conseguiti dall’attività di trading, si è reso conto di essere stato vittima di una truffa e ha allertato le Fiamme Gialle della Compagnia di Sulmona.

I militari, diretti dal Capitano Cecilia Tangredi, hanno prontamente individuato i conti correnti su cui sono confluite le somme illecitamente carpite, e i responsabili della truffa.

La celerità delle investigazioni ha permesso alla locale Procura della Repubblica di emettere un provvedimento di sequestro preventivo per oltre 215.000 euro sui conti correnti intestati a imprese inattive, non operanti nel settore dell’intermediazione creditizia, e aventi addirittura un oggetto sociale connesso all’edilizia e al commercio all’ingrosso. Gli indagati saranno considerati colpevoli del reato ascritto allorquando interverrà sentenza definitiva di condanna.

Lo sviluppo di sinergie operative tra il Corpo della Guardia di Finanza e l’Autorità Giudiziaria rafforza l’azione di contrasto ai fenomeni di abusivismo bancario e finanziario, nonché alle truffe perpetrate ai danni dei risparmiatori, oltre che degli enti pubblici e privati, mediante strumenti d’investimento che utilizzano sempre più le nuove tecnologie e la rete internet.

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