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Truffa con la tecnica del finto avvocato: 2 balordi in manette

Questa tipologia di truffe inizia ad essere facilmente individuabile ma sono diversi i cittadini anziani che ci cascano ancora. La polizia di Stato ha intensificato i controlli e nella rete tesa dagli agenti sono caduti i due lestofanti di turno già passati in giudizio.

REGGIO CALABRIA – Personale della locale Questura, nell’ambito delle attività di controllo finalizzate alla repressione dei reati predatori, ha tratto in arresto, per il reato di truffa aggravata, due soggetti (un uomo originario della provincia di Napoli e una donna della provincia di Bari, rispettivamente di 24 e 23 anni), che poco prima, erano riusciti a farsi consegnare da una donna, grazie ad un collaudato schema di raggiro, una rilevante somma di denaro (oltre 18.000 euro).

In particolare, la tecnica utilizzata, ricorrente in questo tipo di reato, è stata quella di contattare telefonicamente la vittima, spacciandosi per avvocato inducendola a credere che un suo parente (in questo la figlia) aveva provocato un grave incidente e quindi era necessario procedere ad un immediato risarcimento per evitare una denuncia ed il conseguente arresto.

Il controllo dei due da parte di personale della Squadra Mobile e delle Volanti è scattato a seguito dell’atteggiamento sospetto dell’uomo che, alla vista della pattuglia, si è sdraiato all’interno dell’abitacolo della vettura su cui viaggiava, cercando di nascondersi. Non avendo saputo giustificare la loro presenza a Reggio Calabria, l’autovettura e i suoi occupanti venivano sottoposti ad una accurata perquisizione che permetteva di rinvenire l’ingente somma di denaro.

Dalle successive verifiche si risaliva alla vittima, che in sede di denuncia ricostruiva la sua disavventura e riconosceva la donna cui aveva consegnato poco prima il denaro. Su disposizione del P.M. di turno della Procura reggina gli arrestati venivano giudicati con rito direttissimo ed oltre alla convalida dell’arrestato a loro carico veniva applicata la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza e l’obbligo di firma presso l’ufficio di polizia competente.  

Il fenomeno delle truffe, in particolare ai danni di persone anziane, soprattutto nel periodo estivo, è oggetto di forte attenzione da parte della Polizia di Stato, che oltre ad agire sul piano repressivo è attiva con una campagna di prevenzione, anche attraverso spot televisivi, per ricordare a tutti che gli anziani non devono sentirsi mai soli, perché la Polizia in caso di bisogno è pronta ad accorrere tempestivamente in loro aiuto.

Nel 2022 le truffe contro gli anziani sono state 25.825, ad essere colpite sono persone vulnerabili, spesso sprovviste di quegli strumenti adatti a proteggersi e quando si hanno dubbi sulle persone che si incontrano o che vogliono entrare in casa è bene telefonare al 113 o al Numero Unico di Emergenza 112.

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