Modena – Era un giovane curato e ben vestito, ma sotto l’aspetto rassicurante era in realtà un truffatore. Un italiano di 26 anni è stato arrestato dalla Squadra mobile modenese, colto sul fatto con la refurtiva di monili e gioielli che un’anziana signora gli aveva appena consegnato, convinta che lui fosse un poliziotto e che i beni servissero a coprire i costi della multa elevata a un nipote, che si era messo nei guai.
L’uomo aveva contattato la signora con una telefonata nella quale, presentandosi come appartenente alla Polizia, l’aveva informata che il nipote, residente in Belgio, aveva appena avuto un incidente in moto che aveva provocato dei feriti: il ragazzo si trovava in stato di fermo presso la Polizia belga e se non avesse pagato 9.500 euro entro le 14, sarebbe stato tratto in arresto. Non avendo i contanti a disposizione, la donna aveva proposto di coprire la somma con diversi gioielli d’oro, proposta subito accettata dall’interlocutore che l’avvisava dell’arrivo, di lì a breve, di un collega per ritirarli direttamente presso la sua abitazione. Dopo pochi minuti dopo, si presentava all’uscio il 26enne, che fingendosi un agente si faceva consegnare dall’ignara signora diversi monili d’oro per un valore di circa 80.000/90.000 euro.
All’uscita del cancello, però, il truffatore ha trovato ad attenderlo gli agenti della Squadra Mobile modenese, che l’avevano notato mentre scendeva poco prima dal taxi ed entrava con fare sospetto nello stabile dove abitava la donna. I poliziotti lo hanno quindi fermato e controllato lo stabile, entrati nel quale venivano messi al corrente di quanto accaduto. Il giovane, perquisito, è stato trovato in possesso dei preziosi, orologi e contanti appartenenti all’anziana donna e quindi tratto in arresto.
L’indagato risulta essere stato già condannato in via definitiva per rapina continuata in concorso, lesione personale in concorso e furto. L’arrestato inoltre è gravemente indiziato dei delitti di truffa in concorso con altri, tentati e consumati, ai danni di persone anziane in Piemonte. Per tali reati l’indagato era sottoposto dal 14 giugno 2023 alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nella Regione Campania.