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Trieste, riesumato il corpo di Liliana Resinovich

La salma verrà portata a Milano per una nuova autopsia fissata per il 15 febbraio. Obiettivo, chiarire le cause definitivamente le cause della morte.

Trieste – Si sono concluse poco prima delle 10 di stamani, martedì 13 febbraio, le operazioni per la riesumazione della salma di Liliana Resinovich, sepolta nel cimitero di Sant’Anna di Trieste. A seguire le operazioni, a pochi metri di distanza, il marito Sebastiano Visintin, mentre l’amico della donna, Claudio Sterpin, pur presente in cimitero, ha preferito seguire da lontano, defilato rispetto al luogo della riesumazione. Visintin, rispondendo alle domande dei giornalisti, ha sostenuto la tesi del suicidio, esclusa invece da Sterpin. Alle operazioni hanno assistito la polizia e la polizia scientifica.

L’esame autoptico è fissato per il 15 febbraio nel laboratorio dell’Istituto di medicina legale di via Mangiagalli, da parte dei tre periti che, su incarico della Procura stessa, si occuperanno delle analisi. Allo stesso indirizzo ha sede anche il Laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense (Labanof) diretto da Cristina Cattaneo.

Il Pubblico Ministero ha chiesto di accertare epoca, causa e modalità del decesso di Liliana Resinovich, anche descrivendo le lesioni riscontrate sul cadavere e la loro origine. La risposta dei periti dovrà arrivare entro 90 giorni dall’esame autoptico.

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