Trent’anni di Napoli (con le sue storie) attraverso gli occhi di due fotografi

Mario Spada e Gaetano Ippolito interpretano il cambiamento della città narrando strade, persone, piccole fatiche quotidiane e grandi eventi.

Napoli – Ha aperto i battenti presso il centro Chikù a Scampia, in Largo della Cittadinanza Attiva, la mostra fotografica di Mario Spada e Gaetano Ippolito dal titolo “Spina Tremula”, nata da una idea di Chi rom e…Chi no e Mario Spada e promossa e finanziata dal Comune di Napoli nell’ambito della programmazione di arte contemporanea 2024.

La mostra intreccia e mette in dialogo le fotografie dei due autori, due sguardi sulla città di Napoli che attraversano trent’anni di storie, strade, persone, piccole fatiche quotidiane, grandi eventi. L’esperienza di lungo corso del fotografo Mario Spada, che con la sua fotografia racconta con precisione e cura i molteplici mondi in cui si immerge, creando una forte relazione tra le immagini, i suoi soggetti e gli spettatori, si confronta con l’opera del giovane Gaetano Ippolito, che con lui si è formato e che ha trovato una sua cifra stilistica nella costruzione di ritratti di città con le sue presenze evanescenti e nella decostruzione di stereotipi.

Foto della mostra ‘Spina Tremula’ di Mario Spada e Gaetano Ippolito

Il progetto espositivo punta a essere metafora del dialogo intergenerazionale, attraverso l’esposizione di archivi fotografici e la documentazione di una città esposta e contemporaneamente nascosta. I lavori ripercorrono diverse fasi della vita degli autori e della città e, pur scorrendo parallelamente e con indipendenza artistica, creano una continuità visiva e temporale.

LA MOSTRA – L’allestimento, visitabile gratuitamente dal 24 ottobre al 31 dicembre 2024, è accolto dal centro Chikù (aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 15, gli altri giorni su prenotazione al numero 081 014 5681 e 3931559433), attraversato abitualmente da un target intergenerazionale di provenienza locale, cittadina, internazionale, e sarà realizzato in collaborazione con il Moss, primo ecomuseo diffuso Scampia, spazio di memoria viva che raccoglie patrimoni di comunità in continuo movimento, e che mette insieme arte pubblica, processi laboratoriali e sperimentali di pedagogia, socialità, intercultura e convivialità.

IL WORKSHOP DI FOTOGRAFIA STENOPEICA – Il progetto si caratterizza per la forte innovatività data dall’incrocio dagli sguardi di due fotografi apprezzati dal pubblico contemporaneo appartenenti però a generazioni differenti, che riescono a raccontare margini e periferie di Napoli intesa come una qualunque città contemporanea. La mostra diventa, così, punto di partenza di un percorso di inchiesta sociale a cura di chi rom e…chi no, che vedrà il coinvolgimento di 15 giovani della città, attraverso una call pubblica lanciata a fine ottobre, in un laboratorio di narrazione e sulla fotografia stenopeica condotto da Mario Spada, per raccontare con tempi lunghi di osservazione critica un quartiere che si trova ad affrontare un passaggio di trasformazione epocale.

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