L’aggressione, ripresa in video e diventata virale, si è verificata nel contesto di una protesta degli ultras contro la società.
Bari – Tre uomini di Toritto (Bari), di 33, 41 e 49 anni, sono stati arrestati per rissa pluriaggravata a seguito di un brutale pestaggio avvenuto il 4 maggio in occasione della partita Bari-Pisa all’esterno dell’impianto, sotto gli occhi terrorizzati di un bambino, figlio di uno degli coinvolti. L’aggressione, ripresa in video diventati virali, si è verificata nel contesto di una protesta degli ultras contro la società calcistica, culminata in tafferugli dentro e fuori lo stadio.
Secondo la ricostruzione della Digos di Bari, la violenza è esplosa intorno alle 15.25, durante una contestazione organizzata contro la proprietà del Bari, la famiglia De Laurentiis. Circa 300 ultras della Curva Nord, dopo aver esposto uno striscione senza vessilli, hanno abbandonato gli spalti in modo coordinato, radunandosi prima nel parcheggio della Curva Nord e poi vicino alla tribuna d’onore, al varco d’accesso numero 1. Qui, tra cori, fumogeni e petardi con lo striscione “Devi vendere”, si è scatenata una rissa tra più soggetti.
Le indagini hanno rivelato una sequenza complessa di eventi:
Prima lite: In un’area adiacente, pochi minuti prima del pestaggio virale, uno dei tre arrestati, il padre del bambino, ha sferrato un pugno al viso di un altro tifoso, facendolo crollare a terra, e ha continuato a colpirlo finché i presenti non lo hanno fermato. Secondo episodio: Due minuti dopo, il padre, spostandosi di alcuni metri, è stato circondato da almeno quattro persone, tra cui l’uomo precedentemente colpito, e aggredito con calci e pugni dietro un automezzo parcheggiato. Questa fase, durata pochi secondi, è l’inizio del video virale. Terzo episodio: La vittima si è divincolata, avvicinandosi al figlio in lacrime, ma è stata nuovamente aggredita da due persone, una delle quali era il tifoso colpito inizialmente. L’intervento della Polizia, con manganelli, ha interrotto l’aggressione, identificando uno dei protagonisti.
Il bambino, testimone impotente di tutte le fasi, è stato portato via in lacrime da alcuni presenti. La motivazione iniziale del padre, era rientrare nello stadio per recuperare uno zainetto dimenticato, ma la lite precedente, avvenuta nella zona del bar all’interno dello stadio, suggerisce una contesa preesistente.