In primo grado il giudice aveva assolto 25 dei 30 imputati e comminato pene lievi per gli altri 5 imputati. La valanga che seppellì l’hotel costò la vita a 29 persone.
L’Aquila – E’ attesa per oggi pomeriggio al Tribunale dell’Aquila, dopo la convocazione in mattinata per eventuali repliche, la sentenza del processo in Corte d’Appello sulla tragedia che, sette anni fa, costò la vita a 29 persone. Era infatti il 18 gennaio del 2017 quando una valanga travolse l’hotel Rigopiano-Gran Sasso Resort a Farindola, in Abruzzo, seppellendo 40 persone: 28 ospiti, di cui 4 bambini, e 12 membri del personale, da ore bloccate nel rifugio a causa dell’abbondante nevicata.
I soccorsi arrivarono solo il 20 gennaio attorno alle 12:00, e dopo oltre 30 ore i primi sopravvissuti furono trovati dai gruppi dei Vigili del Fuoco specializzati. Terminate il 26 gennaio le operazioni di ricerca, delle 40 persone che si trovavano nel rifugio il bilancio finale risultò di 29 vittime e 11 superstiti.
Il processo sulla tragedia di Rigopiano si è chiuso in primo grado a fine febbraio 2023 con l’assoluzione, da parte del Gup del Tribunale di Pescara Gianluca Sarandrea, di 25 dei 30 imputati. Per gli altri 5 imputati solo condanne lievi: una sentenza che suscitò forti proteste in aula.
Ma nonostante la delusione bruciante, i familiari delle vittime non hanno mai smesso di chiedere giustizia con processioni e magliette stese a occupare simbolicamente le sedie di aule di tribunali spesso svuotate in pochi minuti per i continui rinvii. Domani il collegio presieduto dal giudice Aldo Manfredi dovrà decidere se confermare o ribaltare quella sentenza contestata, ritenuta “inaccettabile”, “una nuova offesa” per le 29 vittime della valanga. La lettura del dispositivo di sentenza – prevista a porte chiuse – non avverrà prima delle 16.