Chiesta al prefetto di Udine una relazione sull’intervento eseguito dopo l’allarme lanciato dai tre ragazzi travolti dalla piena. Intanto si cerca ancora Cristian.
Udine – Il ministro con delega alla Protezione Civile, Nello Musumeci, ha chiesto al prefetto di Udine una dettagliata relazione sulle primissime attività di soccorso svolte subito dopo l’allarme lanciato dai tre ragazzi travolti dalla piena del Natisone, in Friuli Venezia Giulia. A quanto si apprende, la Procura starebbe per acquisire i tabulati relativi alle richieste di aiuto. Il fascicolo, al momento senza indagati, mira a fare chiarezza sull’accaduto.
Ieri i Vigili del fuoco hanno recuperato nelle acque del Natisone, vicino a Udine, i corpi senza vita delle due ragazze travolte dalla piena del 31 maggio. Si tratta di Patrizia Cormos, 20 anni, e Bianca Doros, 23, portate via dalla corrente insieme all’amico e fidanzato di quest’ultima Cristian Casian Molnar, 25, purtroppo ancora disperso.
Il ministro Musumeci due giorni fa aveva già postato sul proprio profilo Facebook un messaggio in cui annunciava che avrebbe chiesto al prefetto “una dettagliata relazione sulle primissime attività di soccorso svolte subito dopo l’allarme”. A destare dubbi è l’opportunità di elevare l’elicottero Drago dei Vigili del fuoco di stanza all’aeroporto Marco Polo di Venezia, anziché quello sanitario della Sores Fvg, con tecnico del Soccorso alpino a bordo, operativo da Campoformido (Udine), che dista soltanto pochi di minuti di volo da Premariacco.
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