Il parroco ha spiegato la sua scelta ai fedeli sui social: “Ho scoperto di amare una donna, non posso più combattere contro la mia natura“.
CHIUSANO SAN DOMENICO (Avellino) – Tonaca al chiodo per amore. Non accade tutti i giorni che un prete abbandoni il proprio ufficio pastorale per convolare a nozze ma la decisione di don Antonio Romano, 57 anni, di cui ben 32 donati alla fede, appare irrevocabile. Il prossimo 11 febbraio il”quasi” ex sacerdote celebrerà l’ultima messa ma ha già salutato sui social i suoi parrocchiani della chiesa di Santa Maria degli Angeli, a Chiusano San Domenico, paese di duemila abitanti nell’Avellinese, dove l’uomo ha celebrato battesimi, matrimoni e funerali dal 2001, anno del suo insediamento come parroco.
Romano, in un lungo post sul suo profilo Facebook, ha spiegato i motivi che lo hanno portato ad abbandonare l’abito talare per una donna di cui si è innamorato:
”Dopo una lunga amicizia ho scoperto di amare una donna – dice l’ex parroco – con lei condivido sentimenti, aspirazioni, progetti, valori, fede, principi e ideali. Non riusciamo a fare a meno l’uno dell’altra e non posso più combattere contro la mia natura”.
E a chi gli risponde, con estrema malizia, che la donna di cui parla è ancora sposata Antonio Romano precisa:
“Per evitare illazioni e maldicenze – aggiunge l’ex prete – si sappia che questa donna è uscita da una convivenza travagliata che non si può definire matrimonio…Appena possibile la sposerò e inviterò anche il vescovo…”.
Don Antonio era già venuto alla ribalta delle cronache durante la pandemia. Il sacerdote, infatti, si era dichiarato pubblicamente “Free Vax e No Green Pass” dunque non un prete “No Vax” come qualcuno lo aveva definito per via della sua avversione ai sieri. Durante una sua comparsata a Pomeriggio 5, condotto all’epoca da Barbara D’Urso, il curato aveva messo i puntini sulle i rivolto ai suoi detrattori:
” Non datemi l’etichetta di No Vax – aveva dichiarato Romano durante un collegamento a distanza – Non mi sono vaccinato per mia scelta, ma non è vero che sconsiglio di fare il siero…Ho bisogno di maggiori certezze…”.
Il curato poi aveva contratto il Covid e in quell’occasione scoppiarono altre polemiche. Poi, in tempi più recenti, Romano avrebbe conosciuto la sua futura morosa il cui rapporto sarebbe incominciato con una profonda amicizia:
“Adesso ho realizzato di avere una nuova vocazione e un’importante missione da compiere a cui non mi posso sottrarre – spiega Romano ai fedeli – So che mi aspettano tempi difficili, nuove sfide, qualche delusione e tante incognite sulla riuscita dei miei progetti, ma a me interessa la giusta causa e il nobile fine al di là del successo nell’impresa. Vi anticipo fin da ora che intendo portare avanti, come missionario laico, l’associazione ‘Sulle tracce degli invisibili’ a favore dei bambini burundesi. Non rinnego la mia fede, la missione svolta, la mia appartenenza alla chiesa, e il servizio prestato nei vari incarichi che mi sono stati affidati al suo interno. Ho donato 32 anni della mia vita, praticamente tutta la mia giovinezza, per svolgere questa missione a servizio di Dio, della chiesa e dei fedeli…”.
L’ex religioso è stato anche missionario in Africa dove si è speso per aiutare le popolazioni più povere e, soprattutto, i bambini malati e denutriti dunque un cristiano a tutto tondo che si è arreso al sentimento, preferendo il cuore al celibato:
”C’è un clima di affettuosa comprensione in paese – conclude Romano – La mia comunità, a cui sono profondamente legato, ha accolto con maturità la mia scelta…Carissimi fedeli ed amici di Chiusano e oltre. In questi giorni mi avete inondato di auguri, di attestati di stima, di amicizia e di affetto che sono ampiamente ricambiati. Avete dimostrato molta più apertura mentale, comprensione e lungimiranza di quanto mi aspettassi e mi dispiace per quei pochi individui senza cuore e senza umanità che non sanno fare altro che malignare, odiare, giudicare, condannare e spettegolare…Indubbiamente ho fatto degli errori e ne chiedo scusa. Non sono perfetto”.