Nei guai padre figlio nel Bresciano. In campo i carabinieri TPC: sequestrate 578 opere d’arte, tra cui 284 reperti antichi, 26 dipinti trafugati e cinque falsi.
Udine – Scoperto in un piccolo appartamento in provincia di Brescia un vero e proprio museo clandestino dove i carabinieri hanno sequestrato 578 opere d’arte, tra cui 284 reperti antichi, 26 dipinti rubati e 5 opere moderne contraffatte per un valore totale di 1,6 milioni. Il recupero si deve al lavoro dei carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale di Udine. In particolare, il decreto di sequestro preventivo per ricettazione e riciclaggio di opere d’arte è stato emesso dal Gip del Tribunale di Brescia a carico di due indagati, padre e figlio, residenti nella provincia.
Il sequestro preventivo è stato attuato sulla base della sproporzione del valore economico delle opere rispetto alle possibilità economiche degli indagati. Le indagini sono iniziate nel 2020, quando i militari del Nucleo TPC di Udine hanno individuato, sul web, un dipinto ad olio su rame risalente al XVII secolo, raffigurante Santa Caterina da Siena, messo in vendita da un privato residente in un comune della provincia di Brescia. L’immagine è stata confrontata con quelle della Banca Dati dei Beni Culturali Illecitamente Sottratti, in uso esclusivo al Comando TPC, restituendo un risultato positivo con il dipinto rubato nel 2009 in provincia di Perugia presso l’abitazione di un antiquario.
I successivi approfondimenti hanno rivelato che il “ramino” messo in vendita presentava caratteristiche diverse da quello rubato, ma ulteriori expertise hanno permesso di identificare le modifiche apportate per rendere difficoltoso il riconoscimento dell’opera originale, integrando così anche il reato di riciclaggio di opere d’arte.