Un individuo era a capo di un’organizzazione che gestiva lo spaccio di droga dall’interno delle mura carcerarie. Tramite schede telefoniche e cellulari il soggetto riusciva a espletare le sue incombenze.
Napoli – Eseguita un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali emessa dal GIP del tribunale partenopeo (3 custodie in carcere, 3 arresti domiciliari, 2 divieti di dimora in Napoli e provincia, un obbligo di dimora), su richiesta della procura della Repubblica di Napoli-Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di persone gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti nonché di detenzione a fini di spaccio di droga (del tipo cocaina e marijuana).
In particolare, dalle indagini eseguite dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Massa Lubrense sarebbe emersa l’esistenza di un sodalizio criminoso operante nella penisola sorrentina e diretto da un soggetto che, benché detenuto, sarebbe riuscito a impartire le proprie disposizioni utilizzando telefoni cellulari e schede telefoniche illecitamente introdotti all’interno del carcere.
Inoltre, sarebbero stati ricostruiti vari episodi di detenzione e spaccio di droga, realizzati nell’arco di tempo tra il maggio 2021 ed il novembre del medesimo anno. Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.