Totti ospite d’onore a Mosca, Più Europa: “Non ci vada, resti dalla parte giusta”

“L’Imperatore sta arrivando alla terza Roma”, si legge negli spot pubblicitari in giro per la città in piena tensione internazionale.

Roma – Per le strade di Mosca ci sono enormi cartelloni con l’immagine di Francesco Totti, con la sua storica maglia numero 10 e una scritta cubitale “L’Imperatore sta arrivando alla Terza Roma”. C’è anche una data: 8 aprile 2025 in numeri romani. Quel giorno Totti sarà in Russia per partecipare all’International Rb award, evento organizzato da una testata che si occupa di sport e scommesse. Appuntamento al Moscow Gymnastics Palace. Ma in questo momento di tensione internazionale per il conflitto con l’Ucraina non sono in pochi a polemizzare. Tra i contrari allo sbarco dell’ex Capitano a Mosca, c’è Andrea Massaroni, coordinatore romano di +Europa.

“Apprendiamo con sorpresa e rammarico della possibile partecipazione di Francesco Totti ad un evento
di sport e scommesse sportive previsto ad aprile 2025 a Mosca. Totti rappresenta per Roma, per l’Italia e per
milioni di persone nel mondo – afferma – molto più di un grande campione sportivo: è simbolo di generosità, cuore e valori positivi. Per questo rivolgiamo a lui un appello sincero e affettuoso: Francesco, Roma ti ama per il tuo cuore e la tua generosità: non permettere che siano associati a chi calpesta diritti umani e democrazia. Resta dalla parte giusta della storia. Arriverà il tempo anche per raccogliere l’affetto dei tuoi tifosi russi e bielorussi, ma non ora, quando il regime di Minsk reprime nel sangue ogni libertà e quello di Mosca riporta la guerra in Europa, rapisce bambini, mette in carcere o uccide gli oppositori e offende il nostro Presidente della Repubblica”.

“Chiediamo dunque a Francesco Totti un gesto importante, coerente con la sua storia personale e con la sua immagine di uomo di sport e di pace: rinunciare pubblicamente a partecipare a questo evento, scegliendo così di testimoniare con chiarezza i valori di libertà e di rispetto per i diritti umani che sono patrimonio
comune della nostra città, del nostro Paese e dell’Europa intera”, conclude. 

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