Preoccupante escalation di aggressioni nel capoluogo piemontese, teatro di episodi da “Arancia Meccanica” sventati dalla polizia.
Torino – Escalation di violenza a Torino, dove le rapine violente sono state al centro del crimine degli ultimi giorni. Personale del Commissariato di P.S. Dora Vanchiglia, a seguito di accurate attività di indagine, ha eseguito la custodia cautelare in carcere a carico di due giovani marocchini gravemente indiziati di tentata rapina aggravata ai danni di due uomini: è ormai sera quando gli agenti intervengono in Corso Giulio Cesare per una tentata rapina ai danni di due cittadini cinesi che, mentre passeggiavano di ritorno presso la propria abitazione, venivano aggrediti con pugni e calci da tre giovani di origine nordafricana che tentavano di sottrarre ai malcapitati denaro e telefono cellulare.
Non riuscendo nel loro intento, gli aggressori sono fuggiti non prima di aver procurato alle proprie vittime gravi lesioni fisiche con prognosi rispettivamente di 15 e di 40 giorni. A seguito di approfondite indagini i poliziotti del Commissariato Dora Vanchiglia hanno individuato due degli aggressori, due marocchini di 23 e 21 anni, nei confronti dei quali, nei giorni scorsi, è stata eseguita la misura della custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Torino il 14 maggio scorso.
Durante i servizi interforze di controllo del territorio, svolti in zona Barriera Milano dalla Polizia di Stato e dell’Esercito Italiano, finalizzati a prevenire e a contrastare la commissione di attività illecite, è giunta al numero unico di emergenza 112 una richiesta di intervento per un presunto furto perpetrato in alcuni garage di via Malone. La pattuglia, in prossimità del luogo indicato, è subito intervenuto rintracciando due uomini, un italiano di 48 anni e un marocchino di 40, corrispondenti alla descrizione fornita dalla sala operativa.
I due, sottoposti a perquisizione personale, avevano diverso materiale risultato, a seguito di successivi accertamenti, sottratto da uno dei garage di via Malone che presentava la porta basculante danneggiata. Inoltre, indosso al marocchino veniva rinvenuto un taglierino con una lama di 22 centimetri del quale l’uomo aveva cercato invano di disfarsi durante il controllo. Entrambi gli uomini sono stati tratti in arresto e tradotti in carcere. I procedimenti penali si trovano attualmente nella fase delle indagini preliminari, pertanto vige la presunzione di non colpevolezza degli indagati sino alla sentenza definitiva.