Torino: seminavano il terrore nelle ville, in cinque in manette

Beccati dopo una rapina in casa di una coppia, minacciata con la pistola. Il bottino era stato di 50mila euro.

Torino – Seminavano il terrore nelle ville ma sono stati fermati dalla guardia di finanza e arrestati, Cinque persone sono finiti in manette per rapina pluriaggravata in concorso. L’attività d’indagine è nata a seguito di una rapina compiuta nel febbraio del 2024 presso una villa del Pinerolese: in quell’occasione quattro presunti malfattori, un 66enne, un 63enne, un 60enne e un 29enne, tutti “trasfertisti”, con l’appoggio di un 54enne locale, hanno atteso la vittima (una donna) fuori dall’abitazione approfittando della momentanea apertura del cancello automatico per entrare nel cortile dell’abitazione e raggiungerla mentre stava parcheggiando l’auto. Poi, uno di loro, armato di pistola, l’ha costretta ad entrare in casa. La quinta persona è rimasta all’esterno della villa in funzione di copertura in attesa del rientro, poco dopo, del marito della donna. A quel punto anche lui è stato fu bloccato e trattenuto insieme alla moglie. Nel corso della rapina i malviventi hanno rubato 78 borse da donna, sette orologi di vari marchi pregiati e diversi monili in oro per un valore complessivo superiore ai 50mila euro.

Le indagini sono state sviluppate in sinergia tra i Carabinieri di Pinerolo (TO) e di Poggioreale (NA) e il Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Torino, su disposizione del Tribunale di Torino.

I Carabinieri di Pinerolo hanno eseguito la misura cautelare nei confronti del 54enne che è stato accompagnato presso la casa circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino; nell’occasione gli inquirenti hanno anche recuperato 1,142 kg. di sostanza stupefacente di tipo Hashish mentre i Carabinieri di Poggioreale (NA) hanno eseguito le misure cautelari nei confronti del 60enne e del 29enne.

Il Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Torino ha eseguito la misura cautelare nei confronti del 63enne, che è stato anch’egli accompagnato presso la casa circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino, e del 66enne, già ristretto per altra causa presso la casa circondariale di Forlì.

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