Torino – Riproduzione assistita: implicazioni e risvolti etici

Ogni progresso tecnologico ha implicazioni bioetiche, sociali e psicologiche. Nel campo della riproduzione assistita l’obiettivo è ottimizzare l’efficacia delle procedure e la sicurezza per la paziente e per il nascituro.

Torino – Martedì 14 marzo alle ore 21, l’Accademia di Medicina di Torino terrà una riunione scientifica, sia in presenza, sia in modalità webinar, dal titolo “La riproduzione assistita: tecnologie d’avanguardia e riflessi psicologici, bioetici e sociali”. Introduce la serata Marco Massobrio, professore Emerito di Ostetricia e Ginecologia e socio dell’Accademia. Intervengono come relatori Alberto Revelli, direttore della Clinica Ginecologica e Ostetrica 2, Università di Torino, Città della Salute e della Scienza di Torino, Ospedale Sant’Anna, ed Elena Vegni, professore ordinario di Psicologia Clinica, Università di Milano.

Le tecnologie di riproduzione assistita si sono evolute molto rapidamente negli ultimi 40 anni, da quando furono introdotte la prima volta nella pratica clinica su larga scala. Oggi la gran parte dei casi di infertilità di coppia possono essere risolti ricorrendo a queste tecniche, e circa il 3-4% di tutti i bambini che nascono in Europa sono concepiti in laboratorio; questa percentuale è verosimilmente destinata a crescere nei prossimi anni. Ogni progresso tecnologico ha implicazioni bioetiche, sociali e psicologiche, e nel caso specifico è finalizzato ad ottimizzare non solo l’efficacia delle procedure, ma anche la sicurezza, sia per la paziente, sia per il nascituro.

La dottoressa Elena Vegni.

Le più interessanti tecnologie d’avanguardia in quest’ambito della medicina sono due: l’impiego dell‘intelligenza artificiale per lo studio dello sviluppo dell’embrione, e quello della diagnosi di normalità genetica con metodiche non invasive. Lo scopo finale è curare l’infertilità con sempre maggior efficienza, con il minimo rischio per la salute fisica e mentale delle donne, e la massima probabilità che il prodotto del concepimento in vitro sia alla fine un bambino sano, nel rispetto dei principi della Bioetica Medica.

Il professor Alberto Revelli.

Si potrà seguire l’incontro sia accedendo all’Aula Magna dell’Accademia di Medicina di Torino (via Po 18, Torino), collegandosi da remoto al sito www.accademiadimedicina.unito.it/attivita/sedute-scientifiche/prossime-sedute.html

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa