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Testi universitari riprodotti a sbafo, sequestro e maxi-sanzione per due copisterie trevigiane

I volumi – 43 fotocopiati in formato cartaceo e 1550 in pdf – erano venduti a prezzi concorrenziali in violazione dei diritti d’autore.

Treviso – C’erano quasi 1600 libri disponibili in due copisterie trevigiane, tutti testi dall’alto costo il cui studio è richiesto per superare gli esami universitari. Nulla di male, se non fosse che i volumi – 43 in formato cartaceo e 1550 in formato pdf – erano predisposti per la vendita al pubblico a prezzi notevolmente concorrenziali: fotocopiati i volumi, nel cloud dei negozi i formati digitali.

Le Fiamme Gialle hanno, di conseguenza, denunciato alla Procura della Repubblica di Trento i rappresentanti legali dei due esercizi commerciali per violazione delle disposizioni di cui alla Legge 633/41, che punisce chiunque riproduce, duplica, vende o pone in commercio opere tutelate dal diritto d’autore.

La legge sul diritto d’autore non vieta la riproduzione di opere dell’ingegno, ma la circoscrive a finalità di “uso personale” del cliente e, comunque, previo pagamento di un compenso forfettario alla stessa S.I.A.E. a cura di ciascun punto di riproduzione. È in ogni caso vietato fotocopiare o, comunque, riprodurre più del 15% del totale di un’opera letteraria.

All’interno delle copisterie sottoposte a controllo, al contrario, i testi (sia in formato cartaceo che informatico) erano invece riprodotti e rivenduti integralmente. Per tale condotta è prevista anche una sostanziosa sanzione pecuniaria, pari al doppio del costo unitario di ogni tomo illecitamente riprodotto.

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