Avrebbe inneggiato alla violenza xenofoba e antisemita e si sarebbe addestrato sul web: rinvenuti materiali per armi e ordigni artigianali.
Milano – La polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il tribunale per i minorenni di Venezia, nei giorni scorsi ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti di un cittadino italiano di 15 anni ritenuto responsabile di istigazione a delinquere ed apologia di reati di terrorismo nonché di auto-addestramento e addestramento con finalità di terrorismo, tutti aggravati dall’uso del mezzo telematico.
Il provvedimento trae origine da un’indagine condotta dalle D.I.G.O.S. della Questura di Milano e della Questura di Treviso, in stretta sinergia con la Direzione centrale polizia di prevenzione – servizio per il contrasto del terrorismo e dell’estremismo interno e con l’Agenzia di Sicurezza Interna e costituisce l’esito della costante attività di prevenzione sviluppata dal Dipartimento P.S. nell’ambito del Comitato Analisi Strategica Antiterrorismo, finalizzata ad intercettare tempestivamente pericolosi fenomeni di radicalizzazione ideologico-religiosa e contrastare episodi di xenofobia ed antisemitismo, anche a tutela delle comunità ebraiche.
In particolare, dal monitoraggio degli ambienti dell’estrema destra suprematista online è emerso all’attenzione un profilo attivo su una piattaforma social che pubblicava frequenti incitamenti a commettere atti di violenza di matrice xenofoba ed antisemita nonché frasi apertamente apologetiche di atti di terrorismo e di esaltazione dei materiali esecutori degli stessi, tanto da affermare di aver già in parte costruito un’arma da fuoco. Gli ulteriori approfondimenti svolti tempestivamente dalla polizia di Stato hanno consentito di identificare compiutamente l’usuario del profilo nell’arrestato, residente in provincia di Treviso.
Alla luce di tali evidenze, i poliziotti delle D.I.G.O.S. milanese e trevigiana hanno eseguito un decreto di perquisizione nel corso della quale sono stati rinvenuti e sequestrati diversi componenti di facile reperimento, pronti all’assemblaggio, funzionali alla realizzazione di armi ed ordigni artigianali nonché diversi fogli manoscritti dallo stesso arrestato recanti disegni di armi e parti d’armi ed istruzioni per il confezionamento di munizioni artigianali.
Materiale del tutto coerente è altresì emerso dalla perquisizione informatica effettuata sui dispositivi in uso allo stesso.
Tale quadro indiziario, da cui è emerso chiaramente l’avanzato stadio di radicalizzazione ideologica maturato dal giovane, è stato condiviso dal G.I.P. nell’accogliere la richiesta di emissione di idoneo provvedimento restrittivo formulata dal pubblico ministero della Procura minorile di Venezia titolare dell’indagine. Il prosieguo dell’attività, che potrebbe restituire ulteriori sviluppi investigativi, verrà condotto dalle due D.I.G.O.S. sotto il coordinamento della Procura per i Minorenni del capoluogo veneto.