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Terrore a S. Maria Novella: rapina e coltelli. La refurtiva è nascosta in bocca

Fermata coppia in fuga: uno dei due aveva in tasca un coltello con il quale poco prima avrebbe tentato di colpire la vittima, mentre celava in bocca la catenina d’oro appena strappata dal collo di quest’ultima.

Firenze – La polizia di Stato ha arrestato un 23enne di origine egiziana e denunciato un sedicente cittadino tunisino di 15 anni, accusati in concorso e a vario titolo di rapina, resistenza a pubblico ufficiale e tentate lesioni aggravate Secondo quanto ricostruito, poco dopo la mezzanotte, un giovane appena 18enne, stava passeggiando in piazza Stazione con un gruppetto di amici, quando improvvisamente si sarebbe trovato di fronte un ragazzo con il volto coperto in parte dal cappuccio della felpa. Quest’ultimo, in compagnia di un complice, avrebbe ostacolato il passo al malcapitato per poi entrare subito in azione strappandogli la catenina d’oro che aveva al collo.

La vittima non si sarebbe però data per vinta, cercando in tutti i modi di farsi restituire il prezioso maltolto. A questo punto il malvivente avrebbe estratto un coltello cercando, sempre sulla base di quanto emerso, addirittura di colpirlo; nel frattempo l’altro giovane in sua compagnia avrebbe serrato minacciosamente i pugni contro il resto dei presenti.

La scena ha immediatamente attirato l’attenzione di una volante della questura di Firenze impegnata proprio nel controllo del territorio intorno alla zona della Stazione di Santa Maria Novella. In pochi attimi la pantera è piombata in Largo Alinari, ovvero sul luogo del delitto appena messo a segno. I due cittadini magrebini si sono dati alla fuga e ne è nato un breve ma concitato inseguimento finito nella vicina via Fiume. I fuggitivi non hanno reso facile il lavoro degli agenti neanche una volta bloccati, assestando una serie di calci e gomitate contro i poliziotti che naturalmente hanno avuto la meglio senza che nessuno si facesse male.

Durante il controllo, dalla tasca della felpa della persona accusata di essere il materiale autore della rapina, è immediatamente saltato fuori il coltello multiuso verosimilmente impugnato pochi attimi prima, ma della refurtiva apparentemente non vi era traccia. Il giovane sarebbe stato per tutto il tempo con i denti serrati, circostanza che ovviamente non è passata inosservata ai tutori dell’ordine. Alla fine, per parlare, il 23enne ha dovuto per forza di cose aprire la bocca dalla quale sono uscite ben due catenine d’oro: una era quella del 18enne al quale è stata restituita; per l’altra sono invece in corso accertamenti sulla provenienza, non escludendo che possa anche in questo caso trattarsi del bottino di un analogo colpo.

Il maggiorenne, già noto alle forze di polizia, è finito in manette, il minore al momento è stato invece denunciato e affidato a un centro specializzato per la sua età.

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