Residenti scesi in strada e stop alla circolazione di treni e metropolitana. Avviate verifiche strutturali nelle scuole. Al momento non sono segnalati danni a persone o immobili.
Napoli – Un terremoto di magnitudo 4.6 ha colpito Napoli e l’area dei Campi Flegrei alle ore 12.47, con epicentro localizzato nel golfo di Bacoli, a una profondità di 5 chilometri. La scossa, la più intensa registrata nella zona negli ultimi 40 anni, ha eguagliato l’evento sismico del 13 marzo e ha generato panico tra la popolazione, con centinaia di persone riversatesi in strada. Una scossa di assestamento di magnitudo 2.2 è stata registrata pochi minuti dopo, alle 12.51. Al momento, non si segnalano danni a cose o persone, ma la situazione rimane sotto stretta osservazione.
Il terremoto, distintamente avvertito in numerosi quartieri di Napoli, come il Centro Direzionale, la Ferrovia, Fuorigrotta e Bagnoli, ha riportato l’attenzione sul fenomeno del bradisismo, il movimento verticale del suolo legato all’attività di gas e magma sotterranei che caratterizza l’area dei Campi Flegrei. La caldera flegrea, uno dei supervulcani più monitorati d’Europa, è nota per la sua intensa attività sismica, con sciami sismici che si susseguono da anni. La scossa odierna, accompagnata da un boato percepito nelle aree vicine all’epicentro, ha rinnovato le preoccupazioni tra i residenti di Bacoli, Pozzuoli e Napoli.
Secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), che ha registrato il sisma attraverso la Sala Operativa dell’Osservatorio Vesuviano, l’evento rientra nella dinamica della crisi bradisismica in corso dal 2005. “Non ci sono al momento segnali di un’imminente eruzione vulcanica”, ha dichiarato l’INGV, sottolineando che non si rilevano variazioni significative nei parametri di sollevamento del suolo, attualmente stabile a 2 cm al mese. Tuttavia, la magnitudo 4.6 rappresenta un picco significativo, paragonabile a quello di marzo 2025, che aveva causato lievi danni strutturali a Pozzuoli e Bagnoli.
Il sisma ha generato momenti di panico, con molti residenti che hanno abbandonato le proprie abitazioni per scendere in strada. A Pozzuoli, il sindaco Luigi Manzoni ha diffuso un comunicato attraverso i canali social del Comune, informando la cittadinanza dello sciame sismico e invitando alla calma. Per segnalazioni di danni o disagi, sono stati attivati i numeri della Centrale Operativa della Polizia Municipale (081/8551891) e della Protezione Civile (081/18894400), operativi 24 ore su 24.
La Prefettura di Napoli ha annunciato un punto stampa per fornire aggiornamenti sulla situazione, mentre le autorità locali hanno avviato verifiche strutturali sugli edifici, con particolare attenzione alle scuole e alle infrastrutture pubbliche. Al momento, non risultano danni significativi né feriti, ma l’allerta rimane alta, soprattutto considerando i precedenti episodi sismici che hanno richiesto evacuazioni temporanee, come quella di 388 residenti a Napoli, Bacoli e Pozzuoli lo scorso marzo.
In via precauzionale, la circolazione ferroviaria nel nodo di Napoli è stata sospesa, come previsto dal protocollo di sicurezza per sciami sismici di magnitudo superiore a 4.0. Ferrovie dello Stato ha comunicato che i treni sono stati attestati nelle località limitrofe, mentre le partenze da Roma verso il Sud proseguono regolarmente. La Linea 2 della metropolitana di Napoli, che collega Bagnoli a Pozzuoli, è stata fermata, così come le ferrovie locali Cumana e Circumflegrea. Le verifiche sulla rete ferroviaria sono in corso per garantire la sicurezza prima del ripristino della circolazione.
Il sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione, ha rassicurato i cittadini attraverso un post su Facebook, sottolineando che le scuole della città rimarranno aperte dopo le ispezioni, che non hanno rilevato danni. “Le scuole sono gli edifici più sicuri della nostra città”, ha dichiarato, evidenziando l’importanza di garantire continuità didattica per i bambini