Tentò di uccidere il marito con un topicida, 48enne moldava condannata a 10 anni

La vicenda era emersa a causa dei continui ricoveri del marito per forti emorragie che avevano insospettito i medici.

Rimini – Condannata a 10 anni per aver tentato di uccidere il marito con un topicida. E’ questa la sentenza di primo grado emessa per una cittadina moldava di 48 anni nel processo con rito abbreviato che si è celebrato davanti al gup.

Il pm aveva chiesto per la donna la condanna a 10 anni di carcere per tentato omicidio. Il gup ha accolto la tesi dell’accusa, condannando la donna anche al risarcimento della parte offesa con 31 mila euro.

Secondo le indagini la 48enne avrebbe tentato un po’ alla volta di uccidere il marito mescolando il topicida al cibo. La vicenda era emersa a causa dei continui ricoveri del marito per forti emorragie che avevano insospettito i medici. Le successive analisi avevano quindi rivelato che l’uomo aveva assunto Bromadiolone e Coumatetralyl, sostanze molto tossiche presenti nei veleni contro i ratti.

Le indagini portarono, il 28 giugno del 2023, all’arresto della donna quando, durante una perquisizione, la squadra mobile trovò in un cassetto dell’armadio della camera da letto della coppia una siringa contenente veleno per topi.

L’avvocato Luca Greco, difensore della donna, ha annunciato che presenterà ricorso in appello. “Al momento la mia cliente è libera – queste le parole del legale riportate dall’Ansa – sottoposta al divieto di avvicinamento alla parte offesa e ricorreremo certamente in appello in quanto riteniamo che debba essere presa in considerazione la perizia del nostro medico legale secondo cui le dosi di veleno non erano tali da provocare la morte. Ossia dosi non letali per cui l’ipotesi di reato che ne sarebbe discesa è quella di lesioni gravi”.

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