Il 30enne aggredì il sacerdote mentre guidava una marcia per la legalità a Tor Bella Monaca. Venne inseguito e ferì anche un agente.
Roma – Tentò di investire il prete antimafia don Antonio Coluccia: tre anni all’aggressore. A deciderlo il giudice monocratico di Roma, che ha infine emesso la sentenza riconoscendo quest’ultimo colpevole di lesioni personali, resistenza a pubblico ufficiale e violenza privata.
I fatti risalgono all‘agosto del 2023, quando il trentenne ha tentato di investire con il suo scooter il sacerdote mentre guidava una marcia per la legalità a Tor Bella Monaca. Il gesto si è consumato all’altezza delle strisce pedonali. L’azione è stata fermata da un agente di scorta, che ha esploso due colpi di pistola, colpendolo all’avambraccio e riuscendo a bloccarlo dopo un breve inseguimento.
Nella concitazione del momento, il 30enne ha reagito con violenza, ferendo con un collo di bottiglia un altro agente, che ha dovuto ricorrere alle cure ospedaliere. Arrestato inizialmente con l’accusa di tentato omicidio, il reato è stato successivamente derubricato a lesioni personali.
Durante il processo, il pubblico ministero aveva richiesto una condanna a quattro anni, ma il tribunale ha stabilito una pena leggermente inferiore.