Violenza contro gli agenti e ingresso vietato in zona militare: scattano le manette per due cittadini irregolari già noti alle forze dell’ordine.
Verona – Serata movimentata ieri a Verona, dove due giovani di origini marocchine, irregolari sul territorio nazionale e già noti alle forze dell’ordine, sono stati arrestati dalla Polizia di Stato per una serie di reati, tra cui resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale.
I fatti hanno avuto inizio verso le 19:00 in Piazza Bra, quando una ragazza italiana ha segnalato alla Centrale Operativa della Questura di essere stata palpeggiata da un passante. Giunti sul posto, gli agenti hanno trovato la giovane insieme al fidanzato e a un amico, entrambi cittadini marocchini, che sin da subito si sono mostrati aggressivi e ostili nei confronti dei poliziotti, ostacolando l’intervento con atteggiamenti provocatori.
La situazione è stata riportata alla calma, e sia la vittima che l’uomo sospettato della molestia sono stati accompagnati negli uffici di Lungadige Galtarossa per gli accertamenti del caso.
Intorno alle 21:00, però, i due marocchini sono tornati davanti alla Questura, ormai chiusa al pubblico, e hanno cercato di scavalcare le sbarre d’ingresso, violando un’area considerata sensibile per l’interesse militare dello Stato. Fermati dagli agenti di vigilanza, i due – in evidente stato di alterazione alcolica – hanno aggredito fisicamente i poliziotti, rendendo necessario l’intervento di rinforzi. Durante lo scontro, un agente è rimasto ferito a un braccio.
Entrambi sono stati arrestati con le accuse di resistenza e violenza a pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio e ingresso arbitrario in luogo vietato per motivi militari. Al più grande, 23 anni, sono stati contestati anche i reati di lesioni personali aggravate e oltraggio, per aver sputato più volte contro la Volante e gli agenti.
Questa mattina, dopo la convalida degli arresti, il giudice ha disposto per entrambi il divieto di dimora nella provincia di Verona.