Tenta di truffare un anziano con la tecnica del “finto carabiniere”, 18enne nei guai [VIDEO]

Al 90enne, chiamato per delle contestazioni amministrative, erano stati sottratti 20mila euro tra contanti e gioielli.

Piacenza – I poliziotti della Squadra mobile di Piacenza hanno denunciato una ragazza di 18 anni, per aver truffato un novantenne con la tecnica del “finto carabiniere”.

L’anziano è stato chiamato al telefono da chi, nascondendosi dall’altra parte della cornetta, si è finto carabiniere con la scusa di dover procedere a delle contestazioni amministrative. L’uomo si trovava in casa con la figlia. Questo dettaglio, durante la conversazione, non è sfuggito ai truffatori.

Così, con un’altra telefonata indirizzata alla figlia, l’hanno convinta a uscire dall’abitazione per andare in caserma. Il pretesto, in questo frangente, è una violazione al Codice della strada con annessa sanzione esosa. Nel tragitto, la ragazza è stata intrattenuta al telefono per impedirle di mettersi in contatto con il padre.

Una volta solo, l’anziano è rimasto in balia del raggiro. È stato persuaso a raccogliere contanti e gioielli per un importo di circa 20mila euro, necessari a estinguere la multa e togliere così dai guai la figlia. Il bottino messo frettolosamente insieme, è stato consegnato alla giovane arrestata che l’ha ritirato sotto il portone di casa della vittima.

L’anziano e la figlia a questo punto, hanno raccontato tutto alla Polizia. Grazie alla visione delle immagini delle telecamere private di un vicino di casa, gli investigatori hanno scoperto che l’indagata era arrivata a bordo di un taxi. Successivamente sono state acquisite anche le riprese interne del veicolo, sul quale la donna è stata condotta all’abitazione e poi alla stazione ferroviaria, dove salendo su un treno, ha lasciato Piacenza.

I poliziotti sono risaliti all’identità della ragazza per alcuni segni distintivi presenti sul suo corpo. Attraverso l’analisi dei tabulati telefonici inoltre, è stato ricostruito un altro tentativo di truffa, fallito perché l’indagata non ha trovato nessuno in casa. In questa circostanza la figlia era stata allontanata dall’abitazione con lo stesso stratagemma ma il padre era deceduto da alcuni giorni.

La truffatrice, fino a quel momento incensurata, è stata quindi denunciata per truffa aggravata in concorso e per tentata truffa. Per lei è scattata anche la misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio dalla provincia di Piacenza.

Sono tuttora in corso le indagini per identificare il resto dei truffatori e fare luce sul sistema di ricettazione dei beni sottratti alle vittime.

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