La denuncia del Sappe: tre feriti, prognosi di 14 giorni.
Biella – Momenti di alta tensione nel carcere di Biella, dove alcuni detenuti hanno aggredito agenti della polizia penitenziaria. L’episodio, denunciato dal sindacato Sappe, ha avuto luogo nel pomeriggio, subito dopo il pranzo, durante il trasferimento dei detenuti verso i cortili esterni.
Secondo il segretario del Sappe Piemonte, Vincente Santilli, il disordine è nato da una protesta dei detenuti, che si sono scagliati verbalmente contro il personale penitenziario, lamentando la presunta mancata apertura delle celle nella mattinata. La situazione è rapidamente degenerata quando alcuni detenuti hanno aggredito fisicamente gli agenti, colpendoli con calci, pugni e spintoni. Gli agenti, per evitare ulteriori violenze, sono riusciti a ripiegare e chiudere i cancelli di sbarramento.
Santilli ha riferito che, in seguito, è stata avviata una lunga e delicata opera di persuasione e mediazione. Tuttavia, gli aggressori hanno continuato ad aizzare gli altri detenuti della sezione, inneggiando alla rivolta. Solo in serata, grazie all’intervento deciso del personale, si è riusciti a riportare la calma, con i detenuti che sono stati ricondotti nelle loro celle.
Tre agenti sono rimasti feriti nell’aggressione, riportando traumi che richiederanno una prognosi di 14 giorni, salvo complicazioni. L’episodio evidenzia ancora una volta le difficoltà e i rischi affrontati quotidianamente dagli agenti della polizia penitenziaria, chiamati a operare in contesti spesso caratterizzati da sovraffollamento e tensioni crescenti.