Meloni chiama Trump: “Alleanza solida e collaborazione”. Poi sente Elon Musk

La premier al presidente Usa “stretto coordinamento su Ucraina e principali dossier internazionali”. Al patron di Tesla “Impegno e visione”.

Roma – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha avuto ieri sera un primo colloquio telefonico con il presidente eletto degli Stati Uniti d’America, Donald J. Trump, per ”congratularsi della vittoria elettorale”, rende noto Palazzo Chigi. La telefonata ”ha costituito l’occasione per confermare la solida alleanza, il partenariato strategico e la profonda e storica amicizia che da sempre legano Roma e Washington”.

Nel corso della telefonata “Meloni e Trump hanno espresso la volontà di lavorare in stretto coordinamento su tutti i principali dossier internazionali, a partire dalla guerra in Ucraina e dalla crisi in Medio Oriente, con l’obiettivo comune di promuovere stabilità e sicurezza, anche nel quadro dei rapporti con l’Ue”, prosegue la nota. La premier e il neo presidente ”hanno affermato l’intenzione di proseguire il percorso di rafforzamento delle già eccellenti relazioni bilaterali, fondate sui valori e principi condivisi, concordando sull’opportunità di mantenersi in stretto contatto”.

Il sostegno di Elon Musk a Trump

Prima Trump, poi Musk. Dopo la vittoria del tycoon la premier Meloni si è messa subito in contatto sia con il presidente eletto, sia con il patron di Tesla, nonché principale sostenitore della campagna elettorale trumpiana. A darne notizia, la stessa premier, sui social: “Nelle scorse ore ho sentito l’amico Elon Musk. Sono convinta che il suo impegno e la sua visione potranno rappresentare un’importante risorsa per gli Stati Uniti e per l’Italia, in uno spirito di collaborazione volto ad affrontare le sfide future”. Musk ha trascorso la nottata elettorale al fianco di Donald Trump nella tenuta di Mar-a-Lago, in Florida. Il miliardario patron di Tesla e SpaceX, nonché proprietario della piattaforma ex Twitter, si è aggiudicato il titolo di più ricco e importante sostenitore di Trump.

Dopo il suo endorsement al tycoon ha speso una cifra pari ad almeno 119 milioni di dollari per un Political action committee (Pac) a sostegno della sua campagna e ha organizzato eventi a suo favore in Pennsylvania.

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