Svolta nel caso Resinovich: “Sul corpo di Liliana lesioni provocate da una terza persona”

Trovati segni su una vertebra, una ferita sopra lo sterno e un’emorragia alla mano. La perizia medico-legale è attesa entro il 15 dicembre.

Trieste – Svolta nel caso di Liliana Resinovich, la 63enne scomparsa da casa il 14 dicembre del 2021 e trovata cadavere il 5 gennaio 2022 nel boschetto ai margini dell’ex ospedale psichiatrico di Trieste, non lontano dalla casa dove abitava con il marito Sebastiano Visintin.

Secondo il quotidiano “Il Piccolo”, che anticipa il contenuto della perizia medico-legale dei periti della Procura di Trieste (attesa entro il 15 dicembre), sul corpo della donna ci sarebbero segni e lesioni prodotte da terze persone. Tra queste, sarebbero state riscontrate una lesione alla vertebra toracica e un’emorragia alla mano.

A occuparsi delle nuove approfondite analisi sul corpo della donna, iniziate il 15 febbraio scorso dopo la riesumazione della salma, sono gli esperti dell’Istituto di Medicina Legale di Milano. Molti gli interrogativi ai quali bisognerà rispondere nell’indagine, che è per omicidio.

La 63enne morì – e questo appare confermato – per asfissia; confermata anche la presenza di una serie di lesioni sul viso: una tumefazione sulla palpebra destra, un macchia ematica sulla narice destra, un segno sul labbro inferiore e due infiltrazioni emorragiche rispettivamente su lingua e orecchio sinistro. Ma le nuove analisi condotte sulla salma hanno ora riscontrato anche nuove lesioni mai analizzate prima: un’emorragia sotto la mano destra, una piccola ferita sopra lo sterno e una rima di frattura vertebrale perimortale, risalente cioè a poco prima del decesso.

Dubbi anche su un’eventuale caduta di Liliana prima della morte: la donna è stata trovata distesa sul fianco destro ma stando ai nuovi elementi emersi, con queste lesioni avrebbe dovuto cadere sul lato sinistro. Da rivedere anche la tempistica della morte: per gli esperti, infatti, il corpo di Resinovich non sarebbe rimasto nel boschetto di Trieste per i 21 giorni trascorsi tra la scomparsa di Liliana e il ritrovamento del cadavere, come in un primo momento si era pensato, ma potrebbe essere arrivato sul luogo soltanto in un secondo momento.

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