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Sventata evasione fiscale nel settore nautico, sequestrati beni per oltre 400 mila euro

Le Fiamme gialle hanno individuato tre imprese del settore nautico operanti in totale evasione fiscale per anni.

Lucca – I finanzieri del Comando Provinciale, nell’ambito delle attività a tutela del distretto della nautica volte ad intercettare le diverse forme di illegalità che possano metterne in pericolo la stabilità e lo sviluppo, hanno avviato mirati approfondimenti che hanno consentito di individuare più imprese connotate da peculiari alert di pericolosità fiscale, quali i brevi cicli aziendali (con aperture e chiusure delle attività nell’arco di un paio di anni), l’omessa presentazione delle prescritte dichiarazioni e il mancato versamento delle imposte, nonché l’amministrazione occulta ad opera delle medesime persone fisiche.

In particolare, le Fiamme gialle del Gruppo Viareggio hanno concluso articolati e coordinati servizi di polizia economico – finanziaria che hanno portato a disvelare tre diverse imprese (due ditte individuali e una società) attive nel settore del refittiing e della manutenzione di yacht e imbarcazioni di lusso, che hanno operato, per anni, in totale evasione d’imposta, risultando, di fatto, sconosciute al Fisco per non aver mai presentato le dichiarazioni fiscali.

Gli operatori economici, con sede in Viareggio e Lido di Camaiore, sono risultate riconducibili a 2 soggetti italiani e a 3 di origine rumena, i quali sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria di Lucca per il reato di cui all’art. 5 del d.lvo n. 74/2000 (omessa dichiarazione), richiedendo, nel contempo, di valutare la sussistenza dei presupposti per procedere a una misura cautelare patrimoniale a ristoro delle somme indebitamente sottratte all’Erario e, quindi, alla collettività.

In tal senso, l’A.G., ritenendo sufficienti gli elementi probatori raccolti dagli investigatori, ha interessato il locale G.I.P., che ha emesso tre distinti provvedimenti di sequestro preventivo, anche per equivalente, nei confronti dei citati responsabili, poi eseguiti, dai militari del Corpo con l’apprensione di un immobile, somme di denaro e quote societarie, per un totale di € 448.847.

L’azione delle Fiamme gialle lucchesi testimonia, ancora una volta, lo sforzo continuo volto al contrasto ad ogni tipo di illegalità economico-finanziaria, con particolare riferimento all’evasione fiscale che costituisce un grave ostacolo allo sviluppo economico, distorcendo la leale concorrenza tra imprese e penalizzando quelle sane a vantaggio di quelle illegali.

L’A.G. precisa che le ipotesi investigative delineate in precedenza sono state formulate nel rispetto del principio della presunzione d’innocenza delle persone sottoposte ad indagini e che la responsabilità degli indagati dovrà essere definitivamente accertata nel corso del procedimento e solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.

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