Usura e tortura psicologica a un imprenditore: un rom applica tassi dell’800%

Un individuo di etnia rom applicava tassi astronomici a un imprenditore abruzzese. La somma iniziale di 90mila euro è cresciuta in modo esponenziale toccando cifre incredibili.

L’Aquila – La Compagnia della Guardia di Finanza di Avezzano, sotto la direzione della procura della Repubblica presso il tribunale di Avezzano, ha dato, esecuzione a una misura cautelare personale nei confronti di un soggetto di etnia rom residente nel Comune marsicano gravato da precedenti penali specifici e condanne relative ai medesimi crimini. Applicava tassi allucinanti.

Inoltre, nell’ambito della medesima indagine, è stata eseguita una perquisizione locale presso lo studio di un noto legale operante nella Marsica. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere rappresenta l’esito di una complessa attività di investigazione portata avanti dalle Fiamme Gialle avezzanesi anche attraverso l’utilizzo di indagini tecniche.

In particolare, l’attività d’indagine trae origine da altra attività di polizia Giudiziaria che ha portato in carcere, un familiare dell’attuale indagato per i medesimi reati. Come accertato dalle indagini in corso, un imprenditore locale era sottoposto al pagamento di interessi usurari, che hanno toccato punte fino al 800% annuo e che hanno visto un capitale iniziale di Euro 90.000 arrivare a somme esorbitanti. L’imprenditore, ormai esasperato dalle continue richieste di interessi illegali, ripetutamente calcolati sulle stesse somme costituenti interessi, veniva sottoposto a continue e martellanti pressioni psicologiche da parte dell’arrestato.

L’attività di usura descritta conferma il costante impegno delle Fiamme gialle nel contrasto a tutti quei comportamenti illeciti, che configurano reati contro la persona, particolarmente odiosi se posti in essere nei confronti di soggetti in stato di bisogno economico o psicofisico.

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