Vittima una donna di 79 anni, che però si è insospettita e ha chiesto aiuto al portiere dello stabile. Fermato un 30enne napoletano.
Roma – “Suo figlio ha investito una donna incinta. Ora è in stato di fermo in caserma”. Così aveva tentato di truffare un’anziana signora spacciandosi per un Maresciallo dei Carabinieri, facendo leva su un presunto reato commesso dal figlio.
L’ennesimo raggiro ai danni di vittime fragili e vulnerabili con il copione classico. Protagonista, questa volta, una donna di 79 anni che ha ricevuto una chiamata sul telefono fisso da parte di un sedicente maresciallo dallo spiccato accento napoletano, che le comunicava che il figlio era nei guai per aver investito una donna sulle strisce pedonali e che, per scagionarlo, sarebbe stato necessario il pagamento di una ingente somma di denaro – nello specifico di 10.000 euro – a titolo di rimborso per un intervento chirurgico che la fantomatica donna investita avrebbe dovuto subire a seguito del trauma.
Nello stratagemma dell’impostore rientrava, inoltre, un terzo personaggio, un immaginario nipote dell’avvocato nominato dal figlio, che avrebbe dovuto fare da intermediario per la consegna della somma richiesta per la liberazione.
Di fronte alla richiesta di raccogliere tutti i contanti che aveva in casa, per vincere l’iniziale diffidenza della donna che sosteneva di non averne, il truffatore con un “trabocchetto” aveva replicato sostenendo di aver avuto già contatti con suo marito e che quest’ultimo gli aveva rivelato di conservare i soldi in casa dietro ad un mobile.
Una ricostruzione, però, che ha insospettito l’anziana. Così, la donna, con la scusa di recuperare il denaro, rimanendo costantemente in contatto telefonico con l’uomo – che nel frattempo le impediva di chiudere la chiamata fino a quando non aveva avuto contezza dei soldi raccolti – è scesa a chiedere aiuto al portiere dello stabile che, immediatamente, ha contattato l’ 1 1 2 (N.U.E.) per segnalare ciò che stava accadendo.
Quando il truffatore, nei “panni” del nipote dell’avvocato, si è recato a far visita alla vittima, ad accoglierlo c’erano i poliziotti del II Distretto di P.S. Salario Parioli pronti ad arrestarlo. L’uomo – trentenne napoletano – è ora gravemente indiziato di tentata truffa aggravata.