Stupro di gruppo a villa Bellini, disposta una perizia psico-fisica sulle vittime

Salta l’incidente probatorio che invece si farà il 23 aprile. Il fidanzatino della ragazza avrebbe subito episodi di bullismo in passato.

Catania – Era tutto pronto. Ma un difetto di notifica ha fatto saltare l’incidente probatorio della 13enne, vittima dello stupro di gruppo alla villa Bellini di Catania, e del fidanzatino 17enne. Un’audizione protetta, che era stata fissata per la mattinata di ieri in un’aula al terzo piano del tribunale dei minorenni, durante la quale i due avrebbero dovuto ricostruire ciò che è accaduto il 30 gennaio nei bagni del più importante giardino pubblico della città.

Ma dopo circa tre ore di attesa in isolamento, ognuno in una stanza diversa con i vetri oscurati, la notizia che tutto era rinviato. Nel frattempo infatti è stata accolta la richiesta di valutare meglio la capacità di testimoniare di entrambi i minorenni. In particolare quella del ragazzo: per lui, infatti, è stata disposta una perizia per accertare le sue condizioni psico-fisiche prima e dopo il trauma subito. Uno choc che potrebbe avere inciso profondamente nel suo stato già fragile per circostanze passate. L’incidente probatorio è stato fissato al 23 aprile prossimo.

Immobilizzato dietro la porta del bagno, dove la fidanzatina avrebbe subito uno stupro di gruppo – violentata a turno dagli egiziani – il 17enne sarebbe stato anche Minacciato di morte e aggredito con calci, morsi e spintoni. Un episodio traumatico di cui bisognerà valutare l’impatto per entrambi. Per il ragazzo – assistito dall’avvocata Eleonora Baratta – dato che, in passato, sarebbe già stato vittima di bullismo, si tratterà di valutazioni più approfondite. Domani verrà dato l’incarico peritale.

Tra le indiscrezioni emerge che il gruppo di egiziani avrebbero ripreso di nascosto, con i cellulari, i due fidanzatini in bagno, e all’uscita li avrebbero circondati minacciandoli di diffondere quel video. Poi lo stupro.

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