L’impianto resta sotto sequestro. Interrotte le attività di approvvigionamento, stoccaggio e distribuzione carburanti.
Firenze – La procura di Prato ha concesso 60 giorni di tempo ai consulenti incaricati di consegnare una relazione sul deposito Eni di Calenzano (Firenze), dove il 9 dicembre una violenta esplosione ha provocato 5 morti e 26 feriti.
L’impianto resta sotto sequestro e rimangono interrotte tutte le attività di approvvigionamento, stoccaggio e distribuzione di carburanti e altri prodotti petroliferi gestiti. A stabilirlo è stato il primo sopralluogo tecnico, tenuto nelle scorse ore dagli inquirenti con gli esperti incaricati di redigere una relazione tecnica sull’impianto industriale.