Strage di Altavilla: fissata la data per la perizia psichiatrica su Barreca

Il 6 agosto 2024, durante l’incidente probatorio, si dovrà valutare se al momento dei fatti l’uomo era incapace di intendere e di volere.

Palermo – Si terrà il 6 agosto al palazzo di giustizia di Termini Imerese l’incidente probatorio per valutare le condizioni di Giovanni Barreca, l’uomo accusato insieme alla figlia, Sabrina Fina e Massimo Carandente di avere ucciso la moglie Antonella Salamone e i figli Kevin ed Emanuele nella villetta ad Altavilla Milicia. Si dovrà eseguire una perizia psichiatrica per valutare le condizioni di Barreca, se al momento degli omicidi l’imbianchino era incapace di intendere e di volere, se è capace di reggere il dibattimento e se è un soggetto pericoloso socialmente.

Giovanni Barreca e la moglie Antonella Salamone

In questi giorni l’avvocato Franco Janfer Critelli e il criminologo Gianni Spoletti incontreranno in carcere Sabrina Fina. Tra fine agosto e inizio settembre il legale chiederà di entrare nella villetta dove si è consumata la strage. Proseguono le indagini per ricostruire come sia avvenuto il triplice omicidio commesso nella notte tra l’8 e il 9 febbraio ad Altavilla Milicia. Secondo l’accusa Giovanni Barreca, un muratore di 54 anni, ha ucciso la moglie Antonella Salamone e i due figli Kevin e Emanuel (di 15 anni e 5 anni) con l’aiuto della figlia 17enne e di una coppia che insieme alla famiglia frequentava una comunità di fanatici religiosi. Antonella Salamone e i due figli sarebbero stati uccisi in una sorta di esorcismo, un rito per “liberarli dal demonio”.

Nella notte tra il 10 e l’11 febbraio è stato lo stesso Barreca a chiamare i carabinieri e raccontare cosa era successo nei giorni precedenti. Dai suoi racconti gli investigatori sono risaliti a Sabrina Fina e Massimo Carandente, la coppia che secondo Barreca l’avrebbe convinto a uccidere la moglie e i figli, mentre venerdì 16 febbraio è stata arrestata la figlia 17enne di Barreca, accusata di aver partecipato all’omicidio della madre e dei fratelli.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa