Stellantis Melfi, nuova cassa integrazione per oltre 3.800 lavoratori: “Serve un rilancio vero”

Richiesta di CIG in deroga per un anno: Ugl preoccupata per salari e stabilità occupazionale. Costanzo e Palumbo: “I lavoratori stanno pagando il prezzo della crisi dell’auto”

Potenza – Nuovo allarme dallo stabilimento Stellantis di San Nicola di Melfi (Potenza): a seguito dell’incontro tra direzione aziendale e organizzazioni sindacali, è stata comunicata una nuova richiesta di cassa integrazione straordinaria (CIGS) in deroga, dal 27 giugno 2025 al 26 giugno 2026. Una decisione che coinvolgerà 3.888 lavoratori su un totale di 4.860, ovvero circa l’80% della forza lavoro.

Lo rendono noto Giuseppe Palumbo, Segretario provinciale Ugl Metalmeccanici Potenza, e Florence Costanzo, Segretaria generale Ugl Basilicata, che hanno partecipato all’incontro con Stellantis.

L’azienda conferma: avanti con le preserie

Stellantis ha confermato la continuità del cronoprogramma industriale e lo sviluppo delle preserie dei nuovi modelli da immettere sul mercato. Ma la mancanza di giornate lavorative e la crisi di settore rendono necessaria, secondo l’azienda, la prosecuzione degli ammortizzatori sociali per mantenere gli attuali livelli occupazionali.

Ugl: “I salari sono inadeguati, servono certezze”

“Abbiamo chiesto il superamento dell’uso strutturale della CIG e il riconoscimento di salari adeguati ai lavoratori”, sottolineano i sindacalisti. “I dipendenti stanno facendo grandi sacrifici da troppo tempo e potrebbero affrontare ancora tempi bui a causa della crisi globale dell’automotive”.

Indotto in difficoltà, appello alla responsabilità

La nuova fase di cassa integrazione colpirà anche le aziende dell’indotto, da sempre le più penalizzate in termini di ricadute occupazionali. “Registriamo un cambio di atteggiamento nel confronto sindacale – proseguono Palumbo e Costanzo – ma serve adesso una strategia concreta per il rilancio dello stabilimento, non solo misure tampone”.

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