“Spero di averla presa bene, ho visto il sangue che schizzava da tutte le parti”. L’agghiacciante frase di Molinaro dopo aver sparato a Manuela Petrangeli

L’ex racconta al telefono come ha ammazzato la fisioterapista a fucilate. Nei messaggi prima ha scritto: “Oggi spero di prendere due piccioni con una fava” e poi “Ho sparato due botte”.

Roma – “Spero di averla presa bene: ho visto il sangue che schizzava da tutte le parti”. A pronunciare l’agghiacciante frase Gianluca Molinaro, il 53enne che il 4 luglio ha ammazzato brutalmente a fucilate in strada la sue ex compagna Manuela Petrangeli. Le parole sono citate nell’ordinanza cautelare emessa dal gip di Roma nella quale gli si contestano i reati di omicidio volontario aggravato e di porto abusivo di armi: Molinaro le avrebbe dette parlando al telefono con un’altra ex, dopo aver ucciso la fisioterapista di 51 anni.

Manuela Petrangeli

L’uomo, con precedenti per atti persecutori e stalking nei confronti di una donna frequentata in precedenza, si è poi costituito in una caserma dei carabinieri consegnando il fucile a canne mozze con cui aveva compiuto l’efferato femminicidio ed è quindi in stato di fermo, accusato di omicidio aggravato e detenzione abusiva di armi.

Gli inquirenti potrebbero contestare a Molinaro anche la premeditazione. Questi elementi sarebbero già emersi nella primissima fase delle indagini. Sempre in un messaggio inviato dal suo cellulare Molinaro, poco prima del raid, scrive: “Oggi spero di prendere due piccioni con una fava” e dopo quanto compiuto in via degli Orseolo commenta, appunto: “Ho sparato due botte”.

I particolari forniti da Molinaro al telefono coincidono con i risultati dell’autopsia, eseguita sul corpo di Manuela sabato 6 luglio, presso l’istituto di medicina legale di Tor Vergata: due colpi, esplosi da circa un metro di distanza, il primo al braccio e il secondo, fatale, al cuore.

Nell’ordinanza del gip compaiono anche le testimonianze di chi ha assistito al femminicidio, avvenuto in strada. Tutte sono concordi nel riferire che Molinaro era ubriaco e avrebbe esploso i colpi contro la fisioterapista dal finestrino dell’auto, senza scendere.

Ascoltate anche le testimonianze dell’attuale compagna di Molinaro e di familiari e amici dell’uomo. Se la donna ha riferito che lui non era un violento, i parenti e gli amici hanno parlato di tensioni tra lui e la vittima per la gestione del figlio. I due, secondo i testimoni, avevano litigato più volte perché a suo dire Manuela non gli lasciava vedere abbastanza il piccolo, con cui l’uomo aveva un rapporto molto stretto. Sul movente potrebbe anche pesare la gelosia: secondo il fratello della fisioterapista, Molinaro non avrebbe superato la fine della relazione, anche se questa era acqua passata da ormai tre anni.

Leggi anche

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa