La vittima, un giovane di origini marocchine, pestata e colpita alle gambe il 30 settembre. Fratture multiple a tibia, perone e orbita.
Torino – Custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale del capoluogo piemontese ed eseguita dalla polizia a carico di tre indagati, gravemente indiziati di aver ferito, lo scorso 30 settembre, con l’utilizzo di una pistola, un cittadino marocchino di 24 anni, dopo una lite in discoteca. L’attività d’indagine, condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Torino, è partita in seguito all’intervento, verificatosi alle ore 00.50 circa del 30 settembre, di personale della Squadra Volanti in questo Lungo Dora Napoli angolo Corso Vercelli, a seguito della segnalazione della presenza in strada di una persona ferita da un colpo d’arma da fuoco.
Sul posto, il personale intervenuto ha accertato la presenza di una testimone che aveva richiesto l’intervento, che ha riferito di aver incontrato poco prima, per caso, in strada un uomo che perdeva sangue da una gamba, e che quest’ultimo si era poi allontanato a bordo di un’autovettura, nel frattempo sopraggiunta. Più tardi i sanitari del pronto soccorso di un ospedale cittadino hanno contattato il 112 NUE per segnalare la presenza, presso quel nosocomio, di un soggetto con una ferita alla gamba sinistra, compatibile con un foro di entrata di un proiettile. Il personale intervenuto, prendendo contatti con il malcapitato, ha appreso che il ferimento si era verificato in questa piazza Crispi, dove, verso mezzanotte, gli aggressori, scesi da un’utilitaria, lo intercettavano e, dopo averlo malmenato con calci e pugni, uno di loro estraeva una pistola dalla tasca, esplodendo un colpo in direzione dei suoi arti inferiori.
A seguito degli accertamenti clinici, personale sanitario diagnosticava alla vittima la frattura orbitale e la frattura a tibia e perone, procedendo al suo ricovero, in prognosi riservata. Le indagini tempestive hanno permesso di identificare i responsabili del violento ferimento, grazie all’analisi dei filmati ripresi dagli impianti di videosorveglianza presenti nei pressi del luogo dove era accaduto il fatto nonché ad attività tecniche di tipo intercettivo, svolte a carico degli indagati; indagine che ha anche consentito di determinare che il ferimento era collegato ad una discussione verificatasi tra la vittima ed i suoi aggressori, qualche giorno prima, all’interno di un locale cittadino. Il procedimento penale versa nella fase delle indagini preliminari ma il gip, con il provvedimento emesso a loro carico, ha ravvisato la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza nei loro confronti.