Il magistrato di Foggia in prima linea nelle più importanti inchieste contro la criminalità. Anm: “Vile avvertimento mafioso, una minaccia alla democrazia”.
Foggia – C’è preoccupazione nella città pugliese dopo che nella notte tra il 19 e il 20 aprile alcuni colpi di arma da fuoco sono stati esplosi a Manfredonia contro l’auto della mamma di Roberto Galli, magistrato della Procura di Foggia. L’auto si trovava in un comune a pochi chilometri dal capoluogo dauno. Sono intervenuti i carabinieri ma nessuno è rimasto ferito. Si indaga a tutto campo sul movente dell’accaduto: quello che si sa è che il magistrato si sta occupando di alcune tra le più importanti inchieste che riguardano la criminalità nella provincia. Al vaglio degli investigatori anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona.
La Giunta esecutiva centrale dell’Associazione nazionale magistrati in una nota ha espresso “vicinanza al sostituto procuratore di Foggia Roberto Galli vittima, di un vile ‘avvertimento’ in stile mafioso, inutilmente finalizzato ad intimorire un magistrato intransigente e coraggioso, da anni impegnato, insieme ai colleghi della Procura e del Tribunale, nell’affermare la legalità in un territorio ferito da un fenomeno criminale che lo Stato è impegnato a contrastare con la massima determinazione. Nel ricordare che qualsiasi intimidazione ai danni della magistratura rappresenta una minaccia alla democrazia, esprimiamo al collega Roberto Galli la nostra solidarietà e vicinanza”.
Su Facebook anche il sindaco Domenico La Marca ha espresso solidarietà: “Quanto è accaduto, se confermato, è un gesto grave, di minaccia di fronte al quale la nostra Comunità non può far finta di niente. La nostra amministrazione non ha esitato a costituirsi parte civile in un processo, ‘Giù le mani’, che ci invita sempre a fare attenzione e ad avere un’amministrazione blindata non con confini porosi e punti di accesso, ma con muri alti e impermeabili di fronte alla corruzione, all’illegalità, alla criminalità organizzata. Non abbiamo possibilità di scelte di comodo, oggi, quest’atto intimidatorio è un atto vile rivolto a quanti servono con onore lo Stato, a quanti con dignità si sono messi al servizio della comunità nel rispetto della legalità e giustizia sociale”.
E ancora il primo cittadino: “Piena solidarietà al dott. Roberto Galli, magistrato e nostro concittadino. Non gireremo sguardo, non ci laveremo le mani. Siamo sicuri che quanti hanno voluto intimidire saranno individuati. A testa alta siamo chiamati ogni giorno a lavorare per la giustizia sociale, creando i giusti anticorpi all’indifferenza. A testa alta siamo chiamati a difendere la bellezza del nostro territorio dalla puzza di quella ‘montagna di merda’ che é la mafia”. Libera Manfredonia ed il coordinamento provinciale Libera Foggia esprimono “solidarietà al sostituto procuratore di Foggia, Roberto Galli, e alla sua famiglia”, dopo l’atto intimidatorio subito sabato sera.