Sparatoria in una scuola cristiana del Wisconsin, 2 morti. Suicida la killer

Vittime un insegnante e uno studente. Almeno 403 le sparatorie di massa in Usa dall’inizio dell’anno.

La sparatoria avvenuta nella scuola cristiana Abundant Life di Madison, in Wisconsin, è stata compiuta da una studentessa quindicenne, Natalie Rupnow, conosciuta anche come “Samantha”. Lo ha confermato Shon Barnes, capo della polizia di Madison.

Il dramma si è consumato alla vigilia delle festività natalizie, portando terrore e morte in un’altra scuola americana. La tragedia ha causato la morte di almeno due persone: un insegnante e uno studente adolescente.

Natalie Rupnow, secondo le autorità, era una studentessa della stessa scuola, che accoglie alunni dalle elementari fino alle superiori. Tra i feriti ci sono sei persone, di cui due studenti versano in gravi condizioni e sono stati ricoverati negli ospedali della zona. Anche altri quattro feriti sono stati segnalati dalle forze dell’ordine. Secondo gli investigatori, l’attacco sarebbe stato premeditato.

Durante una conferenza stampa tenuta poche ore dopo l’episodio, il capo della polizia Shon Barnes, visibilmente commosso, ha dichiarato: “Oggi preghiamo per gli studenti, gli insegnanti e l’intera comunità di Abundant Life. Le vittime di questa barbarie sono tutti loro, non soltanto coloro che hanno tragicamente perso la vita.”

L’allarme è scattato alle 10:57 ora locale (le 17:57 in Italia), quando la polizia ha ricevuto una chiamata d’emergenza. Giunti rapidamente sul posto, gli agenti hanno trovato l’autrice della sparatoria in condizioni critiche. Accanto a lei è stata rinvenuta l’arma utilizzata: una pistola calibro 9 mm.

Un elemento cruciale che ha limitato ulteriori conseguenze è stata la presenza di personale medico della polizia di Madison nelle vicinanze della scuola per un’esercitazione. Questo ha permesso ai soccorsi di intervenire in tempi estremamente rapidi. “Hanno interrotto immediatamente l’addestramento e si sono precipitati qui, applicando sul campo ciò che stavano studiando”, ha spiegato Barnes.

Questa tragedia segue di appena due settimane un altro episodio avvenuto in una scuola cristiana in California, dove il bilancio si è fermato a due bambini feriti. Anche in quel caso l’autore dell’assalto è morto suicida. Tuttavia, i due recenti attacchi fanno parte di un quadro allarmante: secondo i dati del Gun Violence Archive, negli Stati Uniti si sono verificate almeno 403 sparatorie di massa dall’inizio dell’anno. L’organizzazione definisce “sparatoria di massa” un evento in cui almeno quattro persone vengono colpite, escludendo l’aggressore.

Un altro caso eclatante risale a settembre, quando un quattordicenne, armato di un fucile d’assalto ricevuto come regalo di Natale, ha ucciso due studenti e due insegnanti in una scuola della Georgia. La vicenda ha sollevato sconcerto nel Paese, soprattutto perché anche il padre del ragazzo è stato arrestato e incriminato per aver reso disponibile l’arma. Questa situazione riflette una tendenza preoccupante: secondo le statistiche, circa l’80% delle armi utilizzate dagli studenti nelle sparatorie provengono dalle abitazioni di familiari, parenti o amici.

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